CRUSH – LA STORIA DI TAMINA

Crush – La Storia di Tamina fa parte dell’originale collana “Crush”, ideata da Simona Ercolani per Rai Kids (e ora anche su RaiPlay), di cui abbiamo già recensito: Crush- La storia di Stella. Sono racconti al femminile della prima adolescenza (le protagoniste hanno 13 anni) che cercano di coprire, con linguaggio piano e ad altezza di giovani ascoltatori,  ciò che è tipico di quell’età (il primo innamoramento, i rapporti con i genitori) e come certi aspetti della società possa influenzare la loro crescita, sia che si tratti di fenomeni di cyberbullismo che del dramma dell’emigrazione.

Lasciare il proprio paese e stabilirsi in un altro luogo per poi integrarsi, non è mai qualcosa di semplice. Questo è il primo messaggio che la serie, attraverso lo sguardo di Tamina, vuole trasmettere.

Con l’avvento del regime talebano, dal 2021 le donne si debbono fermare all’istruzione primaria, la nazionale di calcio femminile ha cessato di esistere e alle donne non è consentito praticare nessun tipo di sport. Tamina ha quindi il piacere di scoprire come l’Italia sia un luogo in cui le persone (ed in particolare le donne) siano libere di compiere le proprie scelte. Altri aspetti al contrario fanno parte integrante della cultura assorbita da Tamina che lei sceglie di conservare. Deve chiarire con i suoi nuovi compagni il fatto che le donne non possono essere toccate dagli uomini;  nel momento in cui un suo amico prova ad appoggiarle una mano sulla spalla, lei si ritrae immediatamente.

Altre differenze vengono invece apprezzate come positivi, reciproci. arricchimenti. La protagonista inviterà i suoi amici a partecipare ad una cena a base di piatti tipici, spiegando come vadano mangiati e quali siano gli ingredienti usati e gli invitati avranno modo di apprezzare tanto i piatti proposti quanto lo spirito di ospitalità dei genitori di Tamina.

Allo stesso modo verranno apprezzate le doti della mamma di Tamina come sarta che verrà assunta in un negozio di abbigliamento che diviene ben presto una vetrina in cui i clienti potranno ammirare i vestiti tipici della società afgana, così ricchi di colori e ornamenti.

Volendo seguire a tutti i costi il suo sogno di diventare una calciatrice (e prendendo come modello Farkhunda Muhtaj, ex capitano della nazionale), Tamina sceglie di fondare nella scuola in cui si trova una nuova squadra di calcio, i “Golden Eagles”.

Grazie all’appoggio dei suoi nuovi compagni di classe Elena e Jacopo, la ragazza cercherà dunque di realizzare il suo obiettivo vedendo nello sport un importante momento di condivisione e di amicizia nonché il primo passo per iniziare una nuova vita. Non mancheranno le difficoltà perché anche in Italia c’è chi crede che le donne che praticano il calcio non siano degne di grande stima e i suoi stessi genitori, assieme a lei, rischiano di venir sfrattati dalla casa dove abitano perché c’è chi non nasconde i propri pregiudizi nei confronti degli stranieri. Ma Tamina ha carattere e determinazione per affrontare questi nuovi ostacoli e ha uno stile tutto suo: non vede di fronte a sé dei nemici ma delle persone che bisogna avvicinare, comprendere e mostrare loro quella parte di verità che non riescono a vedere. Tamina, appena finita la partita di calcio che ha visto vincente i Golden Eagles, invita il suo principale avversario e denigratore a unirsi a loro. ” Cos’è, mi vuoi umiliare?”: risponde lui, sospettoso.  “No, è un modo per fare la pace. La guerra è una cosa inutile. È orribile. Io so di cosa parlo”.

Un ulteriore pregio della serie è sicuramente la scelta di affrontare i cambiamenti emotivi che gli adolescenti vivono alla loro età e Tamina ne è il perfetto esempio. La protagonista infatti si troverà ad affrontare nuove amicizie, dei bulli che la prendono in giro perché il calcio è il suo sogno e in particolare dovrà fare i conti con la sua prima cotta d’amore. Abilmente ciascun episodio riesce a caratterizzare le sensazioni e le situazioni vissute da Tamina nelle quali gli spettatori, soprattutto i più piccoli, non potranno non riconoscersi. In conclusione, Crush – La storia di Tamina risulta essere un prodotto televisivo mai banale e completo, che della diversità culturale e delle vicissitudini adolescenziali di una giovane ragazza, fa i suoi punti forti per sviluppare di conseguenza una storia che ha cuore e sensibilità.