COLPA DELLE STELLE
L’adolescente Hazel ha un cancro alla tiroide che si è diffuso ai polmoni e per respirare deve portare sempre con se una bombola d'ossigeno. Gus ha un cancro alle ossa e cammina grazie a una protesi alla gamba. Entrambi hanno dei genitori affettuosi che si prendono cura di loro ma sanno che la loro vita sarà breve. Si conoscono durante le riunioni in un gruppo di sostegno per giovani nelle loro stesse condizioni e ben presto nasce fra loro un’intesa profonda. Non fanno finta di ingnorare la loro situazione ma la affrontano con serenità gustando la gioia della loro intesa che sta diventando sempre più profonda…
Hazel e Gus sono due adolescenti malati di cancro. Il loro amore, i genitori premurosi, la prospettiva di una vita dopo la morte danno loroo la capacità di vivere pienamente i giorni che restano
Valori Educativi
Due giovani malati di cancro trovano un senso alla loro vita nel loro prendersi cura degli altri e nell’amore reciproco che regala loro un grammo di infinito. Il loro unico rapporto sessuale, che mina la perfezione del film, si svolge in un contesto molto particolare (entrambi sanno di avere poco da vivere) e può essere compreso nella misura in cui la loro partecipazione assume se non la forma, le intenzioni di un consenso matrimoniale espresso in una situazione eccezionale
Pubblico
14+Il parlare della morte e di malattie incurabili costituisce un tema maturo che potrebbe impressionare i più piccoli
Giudizio Artistico
Il film beneficia dell’ottima e fresca interpretazione dei due giovani protagonisti e una sceneggiatura che si appoggia su di un libro che mostra di aver ben approfondito la complessa tematica
Cast & Crew
Produzione
EMPLE HILL ENTERTAINMENT
Regia
Josh Boone
Our Review
Di film che cercano di commuovere gli spettatori raccontando una storia d’ amore che termina tragicamente con la morte di uno dei due amanti a causa di una malattia incurabile, ce ne sono stati tanti; i fiumi di lacrime che vengono versati, i fazzoletti consumati testimoniano il perenne successo di queste pellicole. Vorrei ricordare, come caratteristici di questo filone, Love story (1970) e Autunno a New York (2000).
Colpa delle stelle sembra voler raddoppiare l’effetto: non uno, ma entrambi gli innamorati sono malati di cancro (lei ai polmoni, lui alle ossa) e fin dall’inizio ci domandiamo chi dei due morirà per primo. Anche per vedere questo film è opportuno portarsi un’ampia scorta di fazzoletti ma nonostante questo inevitabile “difetto”, la grande abilità narrativa del regista e la contagiosa simpatia dei due protagonisti rendono il racconto interessante e gradevole.
Hazel e Gus sono giovani e come tali si mostrano sempre pronti a sorridere e scherzare ma la sceneggiatura (ricavata dal best seller omonimo di John Green) li rende attraenti perché ce li mostra dotati di alcune insolite virtù: solidarietà e altruismo.
“La cosa peggiore di morire di cancro è avere una figlia che muore di cancro” pensa Hazel che si preoccupa più di quello che provano i suoi genitori che di se stessa. Ciò che la rattrista è il pensare a cosa faranno quando lei, figlia unica, non ci sarà più e quando scopre che stanno frequentando un corso di assitenti sociali per poter aiutare in seguito altre famiglie che si trovano nella loro stessa situazione, Hazel li abbraccia felice.
Anche Gus non lascia da solo un istante il suo amico Isaac: a causa del cancro diventerà presto cieco e Gus cerca di confortarlo e distrarlo durante i momenti di sconforto. “Parlami” è la frase che ricorre più volte fra questi ragazzi dalla vita breve: il chiudersi in se stessi è la cosa peggiore che possa capitare all’interno del loro piccolo circuito di solidarietà.
Verso metà del film la visita di Hazel e Gus alla casa di Anna Frank attiva in modo manifesto un parallelo del loro atteggiamento con quello di quella ragazza che serenamente affrontò il suo dramma non dimenticando mai che “nonostante tutto la gente ha un cuore buono” .
Un altro aspetto che caratterizza questo originale lavoro è il fatto che i due ragazzi non evitano di soffermarsi sulla loro condizione ma ne parlino apertamente. Entrambi cercano di dare un senso alla loro vita: partono da posizioni diverse ma poi ciascuno finisce per comprendere e assimilare le posizioni dell’altro, realizzando quella intesa profonda che finirà per sfociare in amore.
Quando Hazel si allontana da Gus perché la sua malattia sta peggiorando e vuole evitargli ulteriori sofferenze, lui risponde che: “sarebbe un privilegio avere un cuore a pezzi per te”. Quando sarà poi lui a sentirsi triste perché si accorge che nella vita non è riuscito a diventare famoso e il suo destino sarà il completo oblio, sarà lei ad arrabbiarsi facendogli notare che lui è importante per lei e ciò gli deve bastare.
In due hanno modo di aiutarsi a vicenda anche quando cercano di approfondire il tema della vita dopo la morte.
Se lei preferisce restare scettica, lui rigetta questa prospettiva: Gus si sente innamorato e non può sopportare che il suo amore sia “un grido nel vuoto”. In un altro confronto fra loro due sarà lei a riconoscere che il loro amore ha un sapore di infinito: “mi hai regalato un per sempre in un numero finito di giorni”.
Il tema della fede non è mai affrontato in modo esplicito ma è presente nel film solo come allusione discreta: nella figura del moderatore del gruppo di sostegno che cerca di parlare di Gesù ai suoi malati, nei funerali religiosi.
Il film non riesce sempre ad evitare di sfociare nel patetico (Gus, prima di morire, vuole ascoltare i discorsi funebri che i suoi amici hanno preparato per lui), qualche zuccherosa romanticheria (“abbiamo imbottigliato tutte le stelle per voi” dice il cameriere ai due innamorati nel versare dello champagne) o insostenibili “americanate” , come quando il loro bacio in un luogo pubblico scatena l’applauso di tutti i presenti.
Alla fine un incasso in U.S.A. di 124 miliodi di $ su un budget di 12 milioni sta a dimostrare come anche temi difficili come quello delle malattie incurabili riesca a far breccia nel pubblico, grazie a due attori perfettamente nella parte, un bravo regista e un libro di riferimento scritto da chi è stato capace di scavare in profondità sul tema.
Autore: Franco Olearo
Details of Movie
Titolo Originale | The Fault in Our Stars |
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Paese | USA |
Etichetta | FamilyOro |
Tematiche (generale) | Adolescenti Amore e Famiglia |
Tematiche-dettaglio | Malattia e Morte in Famiglia |
Maria
Un film che tocca il cuore, molto commovente. Un sentimento profondo e sincero tra i due giovani, ostacolato dalla malattia che non permette loro di vivere la loro storia d’amore.
Se ne consiglia la visione.
Un film che tocca il cuore, molto commovente. Un sentimento profondo e sincero tra i due giovani, ostacolato dalla malattia che non permette loro di vivere la loro storia d’amore.
Se ne consiglia la visione.
salvatore cristian cocciolo
E’ stato un film davvero emozionante di momenti in certi casi d’amore peccato però che quella maledetta malattia il cancro non si poteva sconfiggere in tutti i modi. Era destino che doveva andare cosi’ ci sono stati anche momenti tristi io dico soltanto una cosa che la vita bisogna viverla in quei momenti perchè e una sola e non bisogna sprecarla cosi’ finchè uno e ancora in vita fino all’ultimo.
E’ stato un film davvero emozionante di momenti in certi casi d’amore peccato però che quella maledetta malattia il cancro non si poteva sconfiggere in tutti i modi. Era destino che doveva andare cosi’ ci sono stati anche momenti tristi io dico soltanto una cosa che la vita bisogna viverla in quei momenti perchè e una sola e non bisogna sprecarla cosi’ finchè uno e ancora in vita fino all’ultimo.