VENERE IN PELLICCIA

201396 min18+  

Dopo decine di audizioni, il regista parigino Thomas si rassegna a non trovare l’attrice giusta per il suo adattamento teatrale del romanzo Venere in pelliccia. Proprio quando sta per uscire dal teatro per tornarsene sconsolato a casa, irrompe in scena (in tutti i sensi) Vanda, un’attrice matura, sboccata e male in arnese, che insiste talmente tanto da riuscire a farsi provinare, sia pure fuori tempo massimo. Già preparato mentalmente a liquidarla dopo poche battute, Thomas rimane invece folgorato dalla bravura di Vanda e irretito da come riesca ad aderire perfettamente allo spirito del personaggio che egli ha scritto. Inizia così un gioco di seduzione in cui l’uomo e la donna s’addentrano sempre più in profondità nelle pieghe del testo, fino a non distinguere più la realtà dalla sua rappresentazione.

Un’attrice matura  cerca di convincere un regista teatrale a selezionarla per la parte da protagonista  in una piece teatrale dai contenuti morbosi. Solo la bravura di Polansky riesce ad evitare che il film si trasformi in compiaciuta ossessione 


Valori Educativi



Un esercizio intellettuale con al centro del discorso le perversioni sessuali, in cui arte, vita ed eros si combinano senza alcun intento costruttivo

Pubblico

18+

Turpiloquio, allusioni sessuali, accenni di nudo

Giudizio Artistico



Pochi cineasti come Roman Polanski sono così capaci di far dialogare le tecniche del cinema con quelle del teatro. Una racconto morboso che solo il sorvegliato uso della macchina da presa da parte del raffinato regista riesce a rendere non del tutto sgradevole. Molto bravi i due protagonisti.

Cast & Crew

Our Review

Pochi cineasti come Roman Polanski sono così capaci di far dialogare le tecniche del cinema con quelle del teatro. Come il precedente e celebrato Carnage (ma anche come La morte e la fanciulla, altra trappola claustrofobica giocata sui temi dello smascheramento e della vendetta), anche questo Venere in pelliccia è tratto da una pièce, che a sua volta era un adattamento dal romanzo erotico omonimo di Leopold von Sacher-Masoch, all’origine di svariate riletture in ambito letterario e cinematografico, oltre che del termine “masochismo”, dal nome dello scrittore. Solo due personaggi in scena, un uomo e una donna, e un unico ambiente, quello delle quinte di un palcoscenico, quasi a ridurre il cinema all’osso inchiodando in primo piano caratteri e psicologie. Va da sé che acquistano particolare rilevanza, in un esercizio del genere, la costruzione dei dialoghi e le interpretazioni degli attori, così come anche la creazione di un’atmosfera avvolgente e claustrofobica in cui gioca un ruolo cruciale l’implacabile colonna sonora di Alexandre Desplat. Un film tecnicamente costruito come un orologio di precisione, in cui Polanski si rivolge al suo pubblico colto e sofisticato, conducendolo sulla pista in cui il morboso, evocato praticamente in ogni battuta di dialogo, è sempre in agguato anche se non giunge mai veramente a esplodere.

Cercando delle parentele nella filmografia del regista, Venere in pelliccia assomiglia, oltre che formalmente ai film già citati, a Luna di fiele, che con questo condivide invece il tema dell’amore malato che conduce alla morte o alla follia. Un gioco al massacro, insomma, un esercizio intellettuale con al centro del discorso le perversioni sessuali, in cui arte, vita ed eros si combinano senza alcun intento costruttivo (anche volendolo leggere come una rivincita femminile contro i soprusi di una società maschilista, il film non ne uscirebbe nobilitato; casomai appesantito da una cappa di moralismo) e che solo il sorvegliato uso della macchina da presa da parte del raffinato regista riesce a rendere non del tutto sgradevole.

Oltre che ovviamente sconsigliato al pubblico familiare per l’argomento trattato, il film è meno avvincente di quanto potrebbe, giacché la sceneggiatura scopre le carte abbastanza presto, facendo intuire senza molti dubbi chi tra i due personaggi dirigerà il gioco fino alla fine e avrà vinto la partita. Forse, però, il divertimento dovrebbe consistere proprio in questo. Allora lasciamo volentieri Polanski alle sue ossessioni e cambiamo serenamente film.

Autore: Raffaele Chiarulli

Details of Movie

Titolo Originale La Vénus à la fourrure
Paese Francia
Etichetta
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