THE WEDDING DATE L’AMORE NON HA PREZZO
“Ogni donna ha la vita sentimentale che desidera” sentenzia Nick (Dermott Mulroney, già oggetto del contendere di Julia Roberts e Cameron Diaz ne Il matrimonio del mio miglior amico), accompagnatore di professione, dalle pagine patinate di un prestigioso magazine newyorkese.
Valori Educativi
C’è chi crede nella fedeltà matrimoniale ma c’è anche chi usa metodi non molto ortodossi per trovare l’amore
Pubblico
14+Qualche scena moderatamente sensuale e di nudo, una breve scena di sesso.
Giudizio Artistico
L a realizzazione risulta faticosa e a tratti irrisolta; il personaggio di Nick risulta poco approfondito
Cast & Crew
Sceneggiatura
Dana Fox
Our Review
E Kat, single over 30 la cui vita sentimentale è praticamente inesistente da quando il fidanzato di una vita l’ha lasciata senza spiegazioni (ma le si è consolata con un bellissimo appartamento a Washington Square pagato da un improbabile impiego al servizio clienti di una compagnia aerea e da una famiglia più che benestante), decide di prendere sul serio questa lezione di vita.
Decisa a non recitare la parte della zitella stagionata al matrimonio della sorellastra più giovane (e non appena entrano in scena Amy, graziosa e molto estroversa, e l’indelicatissima madre di entrambe non possiamo darle torto), Kat sceglie la soluzione estrema: accompagnatore pagato per fare il fidanzato sexy innamorato, talmente perfetto da “sembrare scelto su un catalogo”; gentile, affascinante e soprattutto devoto, tutto questo Nick può esserlo per la (modica) cifra di 6.000 dollari (sesso retribuito a parte!).
A parte notare l’incredibile inflazione a cui sono state soggette le retribuzioni dei compagni a pagamento (15 anni fa Richard Gere se la cavava con 3000 dollari per una settimana ed era Julia Roberts! Ma forse è la solita vecchia storia della disparità retributiva tra i due sessi…), e nonostante qualche incomprensibile involuzione della sceneggiatura, non ci vuole molto allo spettatore per capire dove la storia andrà a parare, forse anche sulla scorta della celeberrima commedia citata qualche riga fa.
Del resto Debra Messig, star per anni di Will & Grace, dove divideva l’appartamento con un gay esaltando le mille possibilità dell’amore negato, ha costruito una carriera sulla figura della donna goffa e (quindi) inetta sentimentalmente, mentre nella commedia contemporanea fioriscono le figure femminili in perenne dilemma affettivo (vale anche per la giornalista cinica di Hitch).
Ma se la premessa del racconto, che gioca tutto sulla contrapposizione tra i desiderio dichiarato della protagonista – far ingelosire l’ex-fidanzato – e quello più profondo – essere amata per quello che è -, per quanto non originalissima (se non nell’inversione dei ruoli tra cliente e “prestatore d’opera”), aveva i numeri per costruire un racconto gradevole, bisogna constatare che la realizzazione risulta faticosa e a tratti irrisolta.
Per quanto non manchino passaggi divertenti (soprattutto la scena di ballo tra i protagonisti, che serve a segnalare lo stabilirsi di un rapporto più complice tra i due), appare carente innanzitutto lo sviluppo del percorso di “avvicinamento” tra Kat e Nick, che avrebbe dovuto, al contrario, essere la spina dorsale di tutta la storia.
Il prostituto che fa da mentore alla donna insicura (ma bella dentro, ci viene da dire…) è una trovata che ha il respiro corto, come del resto il segreto non troppo segreto che sta dietro l’abbandono da parte del perfido Jeffrey.
Kat, del resto, non è Bridget Jones, irresistibilmente imbranata, né uno spietato uomo d’affari da convertire, e il personaggio di Nick è talmente poco approfondito che si fatica ad accettare il suo ruolo di catalizzatore nella rinascita della partner e non si coglie, soprattutto, l’evoluzione dei suoi sentimenti nei confronti di lei. La sua disinvoltura con la nudità e la sua conoscenza della pische femminile (che, tuttavia, sarà presumibilmente limitata a quella delle donne in cerca di compagnia a pagamento) è il massimo che ci aspettiamo da lui, mentre siamo istintivamente sospettosi ogni volta che, senza ragioni apparenti, si allontana dal cliché per navigare verso la destinazione di uomo innamorato.
E mentre di buchi di sceneggiatura vengono coperti da un tripudio di canzoni alla moda, trionfa uno spirito goliardico da addio al nubilato/celibato in cui l’esaltazione della fedeltà del semplice Ed, futuro marito della fedifraga Amy (“Un uomo innamorato non va con una prostituta, sentenzia immancabile Nick) resta un piacevole sottofondo nella confusione di una vicenda che procede stancamente verso il suo prevedibile happy end. Che ci è piaciuto, ma sarebbe stato senz’altro più soddisfacente come esito di un percorso vero di innamoramento e conoscenza tra i due personaggi, mentre così resta, inevitabilmente, la scontata chiusura di una storia priva di sorprese e mediocre nella sua presa sulla realtà umana.
Autore: Luisa Cotta Ramosino
Details of Movie
Titolo Originale | The wedding date |
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Paese | USA |
Etichetta | Non classificato |
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