MUNICH
Monaco, 5 settembre 1972: otto uomini armati del gruppo palestinese Settembre Nero fanno irruzione nel villaggio olimpico di Monaco e prendono in ostaggio 11 atleti israeliani. Il governo tedesco decide di impiegare le sue "teste di cuoio" ma all'aeroporto avviene un massacro e tutti gli ostaggi restano uccisi. L'allora ministro israeliano Golda Meir decide per rappresaglia di far bombardare i campi profughi palestinesi e costituire un commando che avrà il compito di rintracciare ed uccidere in Europa alcuni esponenti palestinesi legati al terrorismo. Il film narra la storia di Avner (Eric Bana) e del suo gruppo di 5 "tecnici", che riuscì ad eliminare quasi tutti gli obiettivi assegnati
Valori Educativi
Il film si mantiene troppo in equilibrio fra giudizi contrapposti e il risultato netto appare quello di una violenza che non può essere evitata
Pubblico
18+Alcune scene esplicite di violenza, in particolare quella di una donna giustiziata e lasciata nuda. Alcuni rapporti amorosi con nudità parziali
Giudizio Artistico
Il sempre bravo Spielberg ha costruito un film complesso a cui è mancata la linearità che scaturisce da una posizione chiara
Cast & Crew
Regia
Steven Spielberg
Our Review
Steven Spielger, il più grande costruttore di blockbuster vivente è venuto meno, con questo film, ad alcune regole d'oro che si è sempre dato. Il film mantiene buone caratteristiche di spettacolarità (la scena si sposta continuamente fra l'Europa, il Medio Oriente e gli Stati Unti) ma questa volta vengono utilizzate sequenze "forti", in genere estranee a questo tipo di film, per consentire l'accesso a un vasto pubblico. Altra caratteristica non mantenuta è stata quella di non voler trasmettere un messaggio forte e chiaro, quasi sempre rassicurante come succede in tutti i blockbuster: Spielberg si è avventurato in un terreno minato che il suo film non contribuisce a disinnescare .
Il regista e gli sceneggiatori sapendo bene di trattare un tema spinoso, danno spazio a tutti i possibili punti di vista. Più di un personaggio (in particolare la madre di Avner) manifesta il suo orgoglio, da ebreo, di aver potuto ritornare nella terra degli avi. Al contempo ascoltiamo un guerrigliero palestinese affermare: "Gli ebrei hanno impiegato più di cent'anni a conquistarsi la loro terra; noi ci impiegheremo altrettanto per riprendercela".
Altro tema controverso è stato, ed è, il giudizio sull'opportunità da parte del governo israeliano di organizzare una vendetta a freddo, andando in giro per l'Europa a uccidere i rappresentanti dell'OLP. Golda Meir (l'attrice Lynn Cohen) in una sequenza iniziale, dichiara: "Ogni civiltà scopre che è necessario negoziare i suoi più alti valori con molti compromessi". E mentre uno dei componenti del commando afferma che per lui l'unico sangue che gli interessa è quello ebreo, un'altro sente che tutto ciò che stanno facendo va contro il principio di giustizia intorno al quale è stato educato: la sua preferenza va al "metodo" di Simon Wiesenthal: ritrovare i gerarchi nazisti ma poi consegnarli alla giustizia ordinaria.
Molto imbarazzo desta nel gruppo il dubbio sulla reale connessione fra chi si trova nella lista nera loro assegnata e chi è stato realmente responsabile del massacro di Monaco. "Senza prove certe della loro colpevolezza, ucciderli è un puro e semplice assassinio" afferma Avner rivolto al suo coordinatore. La scena si svolge mentre i due passeggiano per Manhattan, chiara illusione all'attuale guerra irakena e ai dubbi sulle ragioni che l'hanno formalmente motivata.
La motivazione forte di quella tragedia è un'altra e Spielberg ce la ricorda attraverso un colloquio fra due generali israeliani all'inizio del film. Uno di loro, perplesso sulla costituzione del commando di killer, fa osservare che gli aerei israeliani subito dopo l'attentato avevano già effettuato incursioni sui campi profughi palestinesi in Libano e Siria (di fatto i palestinesi uccisi erano già in rapporto uno a dieci rispetto agli ostaggi); l'altro generale risponde che quel tipo di iniziativa non è risultata "visibile":occorre compiere degli atti che abbiano risonanza su tutta la stampa.
L a tragedia di Monaco e la reazione israeliana furono infatti le prime azioni compiute nel nuovo, unico campo di battaglia su cui si svolge una guerra moderna: la televisione. Le telecamere di tutte le televisioni del mondo, convenute a Monaco per le Olimpiadi (l'evento è infatti ricordato da Spielberg attraverso le immagini che appaiono nei televisori di vari paesi) ripresero quegli uomini incappucciati che si affacciavano dal balcone del villaggio ed in effetti, bisogna riconoscerlo, da quel momento la questione palestinese cominciò ad esser seriamente inserita nell'agenda politica dei grandi della terra.
Spielber risponde a modo suo, con le immagini , al dibattito che lui stesso ha suscitato: Avner e i suoi uomini, prima titubanti nell'uccidere persone apparentemente innocue (il tranquillo scrittore libanese Wael Zwaiter a Roma) poi, omicidio dopo omicidio, diventano come insensibili: "All'inizio era davvero molto duro, ma adesso posso andare ad uccidere senza farmene un problema" confessa Avner. Alla fine il gruppo arriva a organizzare una vendetta privata nei confronti di una donna che con l'inganno aveva ucciso uno dei loro: la sequenza è violenta e volutamente oscena. Sangue chiama altro sangue, senza che la spirale di violenza crescente possa venir interrotta, sembra affermare in questi momenti il regista.
La percezione complessiva del film è però di generale disorientamento: vi contribuiscono l'eccessivo sforzo di dar ragione a tutte le voci, il senso claustrofobico che genera (alla fine si tratta di una sequenza ininterrotta di omicidi), la presenza di alcune dettagli crudeli che potevano venirci evitati. Sembra che la storia non abbia trovatola sua strada, quindi neanche quella per arrivare al cuore dello spettatore.
A questo occorre aggiungere alcuni innesti di fantasia su i fatti realmente accaduti (una strana famiglia francese che riesce a fornire a pagamento informazioni di ogni tipo, l'incontro causale nella stessa stanza del commando israeliano con un gruppo di guerriglieri palestinesi) che appaiono alquanto forzati.
Autore: Franco Olearo
Details of Movie
Titolo Originale | MUNICH |
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Paese | USA |
Etichetta | Non classificato |
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