Santa Margherita nacque a Metola nel 1287 da famiglia agiata, cieca storpia e zoppa. Abbandonata dai genitori a Città di Castello, non le restò che mendicare. Fu poi accolta in un monastero ma solo per poco tempo, perché la sua assidua preghiera parve una provocazione alle suore del convento. Solo in seguito venne accolta amorevolmente da una famiglia e indossò l’abito del terzo ordine Domenicano Si dedicò alla preghiera, all’assistenza dei malati e dei poveri, morendo a 33 anni. Papa Francesco l’ha proclamata santa il 24 aprile 2021 con una canonizzazione equipollente.

La vita quotidiana di due amiche Emma e Anaïs riprese dal vivo dall’età di 13 anni fino ai 18. Vivono nella cittadina di Brive-La Gaillarde nella Nuova Aquitania (Corèze, Francia). All’inizio frequentano lo stesso collège (scuola media) ma sono di estrazione sociale diversa. Emma, una ragazza spesso insicura, è figlia unica, la madre è un’ispettrice delle imposte, il padre un direttore commerciale; le piace cantare e aspira a diventare un’attrice. Il suo percorso scolastico prevede il liceo e poi l’università. Anaïs, estroversa e passionale, ha una famiglia di estrazione operaia, e desidera iscriversi a un istituto professionale (si sente portata ad accudire bambini o a prendersi cura di anziani) per poter guadagnare e diventare indipendente al più presto. Di loro seguiamo l’evoluzione delle amicizie, i primi amori, i rapporti non sempre facili con i genitori, l’impatto di eventi che hanno scosso la Francia, come gli attentati di gennaio e novembre del 2015…

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