UNA TORTA PER L’UOMO GIUSTO
Ispirato ad una commovente storia vera. Un film sull’amicizia, sulla malattia, sui legami disinteressati e profondi che si possono istaurare tra due ragazze capaci di prendere la vita alla leggera ma che la affrontano in modo serio nel momento in cui la prova bussa alla loro porta. Disponibile su Amazon Prime.
Due amiche ventenni, Jane (Yara Shahidi) e Corinne (Odessa A’zion), condividono casa e lavoro a Los Angeles, in California: piene di vita ma completamente diverse, sono legate come sorelle. La più spigliata, Corinne, convince Jane (che è, invece, timida, imbranata nei rapporti interpersonali ma metodica nella sua passione a fare torte) a preparare per cinquanta settimane di seguito una torta (cosa in cui lei è bravissima) da portare nei vari bar della città in modo da avvicinare i ragazzi e farseli amici. Un modo, anche, per aiutare la sua amica ad aumentare la propria autostima. Ad un certo punto, però, la diagnosi di un cancro a Corinne, cambia i loro piani e le loro vite…
Trish Sie
Audrey Shulman
Valori Educativi
La forte e sincera amicizia tra le due amiche. L’aiuto nel momento della malattia è un bell’esempio di carità fraterna. L’attenzione dei genitori nei confronti delle due figlie anche se è in parte macchiato perché una delle due mamme regala alla figlia malata della marijuana. Si tratta di una grossolana ingenuità fatta a fin di bene per attenuare i forti dolori causati dalla malattia.
Pubblico
14+Allusioni sessuali anche se mai esplicite. Uso di droga. Linguaggio crudo.
Giudizio Artistico
Simpatica la colonna sonora che accompagna il film. Un pochino lento all’inizio ma si riprende nel corso dello stesso per il cambio di registro nel racconto. Non eccellente come interpretazione, ma questo non diminuisce il senso del messaggio trasmesso.
Cast & Crew
Yara Shahidi
Odessa A'zion
Regia
Trish Sie
Sceneggiatura
Audrey Shulman
Our Review
Una storia originale e vera, in cui la leggerezza (solamente apparente) della vita di due giovani ventenni (che condividono appartamento e lavoro a Los Angeles) è stravolta dalla malattia di una delle due. Un film con un titolo tradotto velocemente – a nostro avviso – e, quindi, poco generoso con quanto trasmette.
Nel film il tempo è scandito dalla varietà di torte che una delle due protagoniste prepara ogni settimana (su consiglio della sua migliore amica) per cercare di approcciare i ragazzi nei vari bar di Los Angeles: una pratica che prende il nome di “cakebarring” che qualcuno ha tradotto con “tortalocalando” o “tortavagando” cioè, andare in giro per locali/bar con una torta da offrire a chi non si conosce. Un modo, quindi, per fare nuove amicizie e aumentare la stima in sé stessi.
Di suo, il film scorre lento per la prima mezz’ora fino a quando arriva il “gancio” come un fulmine a ciel sereno. E quello che sembrava essere un film sobrio, leggero, a tratti anche superficiale, diventa occasione per riflettere sulla malattia, sull’amicizia (con la “A” maiuscola), sui rapporti familiari e sulla sofferenza che ti travolge quando colpisce te, chi ti ama o qualcuno che ami. L’amicizia delle protagoniste, infatti, migliori amiche dall’infanzia, si cementifica e porta frutto nel momento della prova.
È il racconto di una storia vera tratta da un romanzo (ancora inedito in Italia): Sitting in Bars with Cake di Audrey Shulman. Originale nella trama e profonda nel significato che trasmette, è una pellicola non facile e della quale evitiamo di dare troppi particolari per evitare il rischio di spoiler: di sicuro non è un film leggero, ma che fa riflettere soprattutto quando alla fine, i titoli di coda, ci svelano i particolari della vita delle due protagoniste.
Al centro del racconto c’è un’amicizia fraterna e sincera e di come si possa maturare quando chi ti sta accanto e ami vive la malattia.
Un modo per capire che, per l’appunto, l’amicizia non rende indifferenti, costringe a mettersi in gioco, aiuta a capire quello che è il meglio per sé stessi e che da soli, magari, non siamo capaci di riconoscere: è l’aiuto dell’altro, che ci guarda con occhi sinceri, a farci scoprire il nostro vero bene.
Un film tosto, tutto sommato: non mi viene in mente un’altra espressione ma che consiglio se vuoi che ti rimanga in bocca il sapore vero della vita che può essere buona nonostante tutto… perché nel fare quello che è bene e nel farlo senza preoccuparsi delle conseguenze si fa la cosa migliore. E mentre scrivo questo mi viene in mente, in particolare, il rapporto che la più timida delle due ragazze costruisce con il suo boyfriend capace di lasciarla libera, con semplicità e tatto, di stare vicina all’amica che sta male.
Infine, se è vero che nel film sembra che le torte siano il modo per accalappiarsi uomini “prendendoli per la gola”, tutti si renderanno conto che, in concreto, non sarà questa strategia studiata a tavolino a far conquistare alla nostra timida protagonista la persona di cui si innamorerà.
Questi sono film che, almeno secondo noi, necessitano di un grande sforzo emotivo per essere visti. Per fare qualche esempio, di questa categoria fanno parte film come Il nido dello storno, Mio fratello mia sorella, Don’t make me go e ora anche Una torta per l’uomo giusto (titolo originale Sitting in bars with cake, e ci torneremo), uscito l’8 settembre 2023 su Prime Video.
Insomma, se state cercando un consiglio veloce, eccolo: Una torta per l’uomo giusto merita di essere visto nonostante il titolo tradotto e in generale una storia difficili da mandar giù. Se avete un po’ di pazienza, ecco trama (con indicazioni sul cast) e recensione senza spoiler di questo nuovo film di genere drammatico.
Autore: Enzo Vitale
Details of Movie
Etichetta | Non classificato |
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Paese | USA |
Titolo Originale | Sitting in Bars with Cake |
Tematiche (generale) | Amicizia Malattia incurabile |
Tematiche-dettaglio | Amore per i figli |
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