UN MEDICO IN FAMIGLIA (prima stagione, cenni alle successive)

199852 episodi 50 min10+   Amore e Famiglia

Un vedovo con tre figli e suo nonno, cambiano casa a Roma. Inizia un intreccio di storie sentimentali dove vengono preservati gli affetti verticali ma c’è libertà di innamorarsi, sposarsi, cambiare rotta e innamorarsi ancora . Su Raiplay

Lele Martini, medico della ASL, si trasferisce in una nuova casa a Poggio Fiorito, quartiere residenziale di Roma. Con lui c’è il padre Libero, ex ferroviere in pensione da poco pensionato e ci sono i figli Maria, Ciccio e Annuccia.La moglie è morta da poco in un incidente stradale.  Alla famiglia, qualche settimana dopo aver inaugurato la nuova casa, si aggiungono due nuovi componenti: Cettina, collaboratrice domestica assunta come “ragazza alla pari”, e Alberto, il figlio di Nilde (sorella di Lele), esasperato dai conflitti tra i suoi genitori. Nello stesso quartiere vivono Nicola ed Enrica, i nonni materni dei piccoli Martini. Conosciamo anche Alice, la cognata di Lele, non sposata perché sempre indecisa e poco fortunata in amore. Lele e Alice, ognuno per proprio conto, avviano relazioni amorose poco fortunate. Ma è proprio quando Alice decide di partire per l’Africa che Lele  prende coraggio e le dichiara, ricambiato, tutto il suo amore….


Valori Educativi



La famiglia vista come centro di affetti verticali (genitori-figli, nonni nipoti) ma l’amore coniugale non è più la colonna portante della famiglia in ossequio a una consolidata libertà sessuale. Tutti i componenti della famiglia tendono a essere prolifici: nesun accenno alla pratica dell’aborto

Pubblico

10+

Alcuni comportamenti sessuali disinvolti e nudità parziali

Giudizio Artistico



La serie, grazie a simpatici e ben delineati protagonisti, resta tuttora uno dei maggiori successi della rete RAI. Qualche troppo fagile sutterfugio (lunghi soggiorni all’estero) evitano di approfondire alcuni delicati snodi della storia

Cast & Crew

Our Review

La serie di RaiUno Un medico in famiglia inizia nel 1998 ed è questo il motivo, dovendo parlare della visione della famiglia italiana degli anni 90, che ci soffermeremo soprattutto sulla prima stagione con accenni a quelle successive che arriveranno (stancamente) fino al 2016. Di famiglia dovremo parlare ma dov’è la famiglia in questa serie? Sicuramente c’è una stessa casa in cui tutti i protagonisti vivono, il “nido” che costituisce l’elemento unificante di queste dieci stagioni, un po’ come ne La Famiglia di Ettore Scola (1987) restavamo nella stessa casa mentre le generazioni si susseguivano nell’arco di 80 anni.

Di sicuro ci sono dei figli che crescono (tre, di papà Lele) e crescono realmente: quelli che erano adolescenti o bambini nella prima puntata si sposeranno (o cercheranno di farlo) nelle ultime. E’ essere famiglia nella simpatia indiscutibile dei due uomini di casa: Lele, il padre vedovo che ha sempre un approccio rasserenante e comprensivo verso tutti e nonno Libero, punto di appoggio costante per i tre nipoti ma spesso irascibile e con una sua chiara filosofia di vita che si esprime in motti diventati famosi (una parola è troppa e due sono poche; quello che tu sei io ero, quello che io sono tu sarai,..). Anche Cettina, di fatto la governante della casa, è un punto di riferimento certo per “far famiglia”. All’interno di queste mura e di queste persone-ancora si sviluppano con allegria raporti familiari che mettono in risalto (o fanno esplodere) le dinamiche fra i vari personaggi. I “minori” sono alquanto vivaci: Ciccio sottrae soldi al nonno per comprarsi delle scarpe da ginnastica e sfrutta la sua abilità retorica per giustificare, sfacciatamente, il suo comportamento anche davanti a suo padre Lele insolitamente spazientito. Maria si invaghisce del nuovo, affascinante insegnante e si inventa storie molto patetiche per attirare la sua attenzione. La nonna materna Enrica, quando viene invitata a pranzo, mette sempre “i puntini sulla i” creando l’imbarazzo tutti.  Alice, cognata di Lele e altri amici hanno un chiodo fisso: trovare per Lele un nuovo amore e una nuova madre per i suoi tre figli. C’è anche Cettina da sistemare (ha un fidanzato ma non sembra quello giusto) e non dimentichiamoci che anche nonno Libero è “libero” da impegni sentimentali.

Insomma, fin dal primo episodio viene impostato sufficiente materiale umano per alimentare la prima e le stagioni successive. Sono storie dove si intravedono riferimenti al contesto storico in cui si svolgono. Attraverso le parole sempre maliziose della nonna Enrica scopriamo pregiudizi diffusi sugli extracomunutari che stanno invadendo il paese; la stessa Cettina per farsi accettare come domestica si finge polacca; c’è un accenno malizioso ai sindacati che “chiedono molti soldi”. Più volte viene ripreso il tema della tossicodipendenza. Non da ultimo il serial respira una cert’aria di disinvoltura sessuale tipica della televisione di quegli anni anche se si tratta di in un programma destinato alla prima serata. (Lele si trova a letto una prostituta, generosamente offerta da un suo amico; la figlia, ormai universitaria, convive con il suo ragazzo…) 

Cosa manca quindi per definire Un medico in famiglia un racconto proprio sul genere famigliare? Nell’arco delle dieci stagioni, di storie d’amore ne è piena la serie; così come di scene di sposalizi religiosi o civili, per padri, nonni, figlie e figlie. Anche le nascite abbondano (chissà perché nascono spesso dei gemelli). Cosa manca allora? Manca un amore coniugale stabile, proprio quello che serve per generare le radici di una nuova famiglia. Il grande amore fra Lele e la cognata Alice finisce e ci saranno per lui altre donne; I nonni materni si separano; Cettina si sposa ma finisce per tradire il marito.  Maria ha molti amori e forme di convivenza (ma è anche sfortunata: il marito Guido muore).

Sintetizzando, si può dire che Un medico di famiglia aggiorna il concetto di famiglia alla luce di due realtà considerate ormai accettate nella società degli anni ’90: il divorzio e la libertà sessuale. Ma la famiglia tiene nonostante tutto, sembra dire il serial perché gli affetti che scaturiscono dai legami parentali restano forti (genitori con figli, nonni con nipoti e viceversa). Solo i legami d’amore (e le attrazioni sessuali) restano svincolate e libere di esternarsi, senza molti problemi rispetto ai legami già presi. Il serial evita abilmente di trattare situazioni che ben conosciamo dalla nella realtà, come quella di figli contesi fra due genitori. Il serial svicola con il pretesto di un viaggio all’estero (quasi sempre in Africa) e al ritorno la situazione appare modificata. Ridicolo, ad esempio è ciò che accade alla fine della terza stagione: Lele e Alice si recano in Australia con i due gemelli nati dalla loro relazione e lasciano a Roma, a carico di nonno Libero i tre ragazzi avuti dal precedente matrimonio, come se i figli potessero venir “scalati” fuori dalla famiglia man mano che ne arrivano altri.

La puntigliosa nonna  Enrica, mai ascoltata, forse ha detto una cosa giusta: “Oggi, le ragazze non si capisce cosa vogliono:  prima si va a letto e poi si riflette.. Prima si mangia il dolce e poi non piace più il resto della cena. Sul nostro sito abbiamo recensito anche Un medico in famiglia stagione 10

Autore: Franco Olearo

Details of Movie

Paese ITALIA
Pubblico
Tematiche (generale)
Tipologia
Valori Educativi 5
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