THE TREE OF LIFE (C. Siniscalchi)
Da piccolo, Jack aveva una concezione idilliaca del mondo, conosciuto soprattutto attraverso gli occhi di sua madre, una donna che credeva nel rispetto e nell'amore verso il prossimo. Tuttavia, crescendo Jack si è trovato ad affrontare la dura realtà della vita, che di idilliaco ha ben poco, come gli ha invece sempre insegnato suo padre. Da adulto, Jack diventerà consapevole che ogni esperienza vissuta fa parte di un grande miracolo, prezioso e incomparabile, messo in atto per renderci parte di uno schema che si perpetua nel mondo da millenni...
Nelle recensioni di Claudio Siniscalchi e di Franco Olearo, la storia di una tranquilla famiglia americana negli anni '50: i rapporti con il fratello più piccolo, con il padre esigente e con la madre affettuosa vengono interpretati alla luce dei destini dell'intero universo, magnifico e al contempo misterioso. Una visione metafisica, forse panteista, sicuramente non cristiana
Valori Educativi
I protagonisti percepiscono che la loro vita è misteriosamente collegata a un dio creatore al quale si rivolgono pregando per trovare il senso della vita. Un dio che non è cristiano ma che risente del trascendentalismo americano
Pubblico
10+Qualche intensa scena di litigi familiari potrebbe impressionare i più piccoli
Giudizio Artistico
Immagini bellissime, salti temporali , lentezza della narrazione, sovrapposizione di realtà e finzione, oscurità metafisica e chiarezza fanciullesca
Cast & Crew
Regia
Terrence Malick
Sceneggiatura
Terrence Malick
Our Review
Ragionando sul nuovo film del veterano, filosofico e misterioso regista americano Terrence Malick, The Tree of Life (L’albero della vita), da qui bisogna partire: dalla «rinascenza americana». Partiamo invece dalla storia. Anni Cinquanta. Nella piccola Waco (cittadina natale di Malick, nota per il massacro, avvenuto nel 1993, di settanta appartenenti alla setta dei «davidiani») Jack ha davanti a sé due modelli educativi: il padre (Brad Pitt) autoritario, religioso, onesto, scrupoloso. La dedizione al lavoro, alla famiglia, alla messa domenicale, scandiscono una vita sana, morigerata, pulita. La madre è l’esatto opposto: timida, dolce, protettiva, sognatrice. Se il padre interpreta la Bibbia protestante (intrisa di giudaismo, e non a caso il film si apre con una citazione di Giobbe) nella severità vecchio testamentaria, e considera l’esistenza un campo di battaglia sempre pronto a prendere fuoco, la madre all’opposto crede nella immensa bontà della creazione divina. Schiacciato tra questi due «amori» (poiché entrambi i genitori a modo loro amano il figlio, anzi i tre figli), Jack si interroga incessantemente su quale sia la strada giusta. Sarà la vita, la drammatica esistenza umana, gravida di accidenti e mali (le «piaghe» piovute su Giobbe, incredulo e innocente), a fornirgli le chiavi della risposta. Sono varie le domande che il film pone. Ma una è davvero essenziale: quando la vita finisce, finisce davvero o c’è qualcosa d’altro. Siamo soggetti cioè alla misericordia di un Dio benevolo, o alle forze della Natura? A questa domanda Jack, diventato uomo (Sean Penn), trova finalmente risposta. E per capire la risposta dobbiamo tornare alla «rinascenza americana». Dobbiamo tornare a Emerson e al «trascendentalismo» americano, riformulato
Autore: Claudio Siniscalchi
Details of Movie
Titolo Originale | THE TREE OF LIFE |
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Paese | India Gran Bretagna |
Etichetta | Non classificato |
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