THE DRESSMAKER

2015118 min14+  

Tilly Dunnage è una stilista d’alta moda che, dopo essersi formata in Europa per molti anni, ritorna a Dungatar, sua città natale nella rurale Australia, per accudire la madre sola e malata. Tilly torna anche per cercare di scoprire il mistero che avvolge la sua infanzia: l’omicidio di un suo compagno di scuola del quale era stata accusata e a causa del quale sua madre l’aveva mandata a studiare lontano. La giovane non ha ricordi dell’accaduto e per capire cosa davvero avvenne quando aveva dieci anni, mette a disposizione delle donne del posto la sua esperienza di sarta e aiuta tutte a migliorare il proprio aspetto

Una donna, diventata una stilista d'alta moda, torna nel suo paese natale, per ritrovare sua madfe e chiarire un passato incerto. Un western australiano di vendetta ben recitato e diretto ma con una sceneggiatura improbabile


Valori Educativi



L’espediente dell’abbigliamento d’alta moda è inizialmente il divertente mezzo attraverso cui Tilly riesce letteralmente a ricucire i rapporti sospesi e distorti con i vari personaggi della sua infanzia. Tuttavia, proprio quando sembra che i diversi aspetti della sua vita stiano riprendendo forma e senso e la verità viene finalmente chiarita, la protagonista si lascia andare ad un devastante desiderio di vendetta e, invece che continuare a ricostruire, sceglie di lasciare terra bruciata intorno a se stessa.

Pubblico

14+

Non adatto ad un pubblico di bambini per la presenza di alcune scene di forte tensione, per il linguaggio spesso volgare e allusivo e per alcune scene di nudo.

Giudizio Artistico



Cast & Crew

Our Review

Alta moda anni ’50, un piccolo paese polveroso e sperduto nel deserto australiano con pochi ed ottusi abitanti, un mistero, una vecchia signora folle, sarcastica e disarmante e una donna bella ed elegante che viene da lontano. Sono questi gli elementi che compongono la storia stupefacente e bizzarra di The dressmaker, ultimo lavoro della regista australiana Jocelyn Moorhouse, con una brillante Kate Winslet nel ruolo di protagonista. Tratto dall’omonimo romanzo del 2000 di Rosalie Ham, The dressmaker è una commedia dark, originale, folle e un po’ surreale,

Dangatar, Australia 1951, una giovane donna scende da un treno, elegantissima, in uno splendido abito d’alta moda e posa in terra la sua valigetta, una Singer che solleva un po’ di polvere: “Sono tornata, bastardi!”. Comincia così la storia di Tilly Dunnage, affascinante e talentuosa sarta e creatrice di moda che, dopo anni trascorsi in diversi atelier di Parigi, torna in Australia per stare accanto all’eccentrica madre Molly (Judy Devis). Ma Tilly non torna solo per recuperare il legame con Molly, in realtà sente il bisogno di far luce su un mistero che la affligge dalla sua infanzia e che fu la causa del suo allontanamento dalla madre e dal paese nativo. Tilly intende scoprire se è davvero colpevole di un omicidio, come gli abitanti di Dangatar hanno sempre voluto farle credere. Per riuscirci si espone coraggiosamente al giudizio di tutti e riesce a conquistare ciascuno con il suo fascino e le sue straordinarie abilità sartoriali. La gustosa rivalsa che Tilly riesce a prendersi costituisce anche l’occasione per ricucire, nel vero senso della parola, il rapporto profondo con la madre. Tuttavia la sua rivincita sul passato, man mano che la verità torna a riaffiorare anche nella sua mente, si trasforma sempre più in un desiderio di vendetta velenoso e devastante.

Tilly è indubbiamente una donna dalla forza incrollabile, a volte quasi aggressiva, ha dovuto affrontare sfide importanti per diventare quella che è, ma sente il bisogno di fare chiarezza sul proprio passato per scoprire davvero quale sia la sua vera natura.

The dressmaker ha il pregio di affascinare con una storia strana, drammatica, misteriosa, ma al tempo stesso follemente ironica e divertente. Il film si avvale di un cast dalle straordinarie doti interpretative. Oltre Kate Winslet, anche July Devis, sua madre, e Hugo Weaving, il pittoresco sergente Farrat, riescono a creare personaggi interessanti e originali. Tutto poi è incorniciato dalla bellissima fotografia, fortemente evocativa e pittorica, di Donald M. McAlpine (premio Oscar per Moulin Rouge!). E naturalmente costumi favolosi, di grande pregio, che producono un contrasto curioso e interessante con il desolante contesto scenografico del film.

Eppure un difetto The dressmaker lo ha e nemmeno troppo trascurabile. La storia si sviluppa su due interessanti metafore, due valori in netta contrapposizione: il ricucire e il demolire. Nella prima parte del film la grande attività di Tilly ruota tutta intorno all’atto di cucire. La giovane stilista infatti, mentre crea splendidi abiti per tutti gli abitanti del paese, sembra anche riuscire a ricreare delle relazioni significative con loro, a cominciare dalla madre con cui stringe un rapporto sempre più tenero e basato sulla complicità. Verso la seconda metà della storia però la Moorhouse sembra perdersi in un delirio narrativo. Via via che la verità viene alla luce gli intrecci tra i personaggi si complicano e Tilly si lascia andare ad un funesto desiderio di vendetta. L’esplosione finale distrugge tutto e tutti, sia simbolicamente che concretamente, tranne Tilly, che, ferita ma trionfante nella sua rivincita, non fa altro che lasciarsi alle spalle le macerie di un passato doloroso e pesante.

Autore: Vania Amitrano

Details of Movie

Titolo Originale The Dressmaker
Paese Australia
Etichetta
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