Alex e Ruth vivono da quarant’anni nella stessa casa a Brooklyn, da quando si sono sposati. Il palazzo non ha ascensore e Alex fatica ogni giorno a fare i cinque piani di scale. Decidono quindi di vendere il loro appartamento per trovarne un altro dotato di ascensore. Alex resta contrario: è un bravo pittore e dal terrazzo di quella casa ha dipinto negli anni tanti bei quadri, ma Ruth riesce a convincerlo e si affidano a Lily, una loro amica che di mestiere è agente immobiliare…
Il pretesto del film è la necessità di due coniugi di dover vendere la loro vecchia casa; il vero racconto invece verte tutto sulla grande forza del loro amore
Annie Parker ha 12 anni e sta vivendo spensierata con i suoi genitori e sua sorella quando sua madre muore di cancro. Diventata adulta, anche la cara sorella l’abbandona per la stessa malattia. Annie è convinta che il cancro che ha colpito la sua famiglia abbia un carattere ereditario e inizia a studiare il problema. Inesorabilmente, il cancro arriva anche per lei e inizia a raccontare attraverso delle lettere l’evoluzione della sua malattia alla dottoressa Mary-Claire King, l’unica che condivide l’ipotesi dell’esistenza di un tipo di cancro che si trasmetta geneticamente…
Emma Woodhouse ha 21 anni, è bella, ricca e intelligente. Orfana di madre, vive con il padre nella loro residenza non lontana dalla cittadina di Highbury, a sud di Londra. La loro casa è frequentata spesso dal suo amico dai tempi dell’infanzia Mr George Knightley, più grande di lei di 16 anni e fratello maggiore di suo cognato. Emma si è messa in testa di combinare un matrimonio fra la sua nuova amica, la dolce Harriet Smith di diciassette anni e Mr Elton, il vicario del villaggio, nonostante il parere contrario di Mr Knightley. Alla fine Emma dovrà riconoscere che il suo amico: era stato più perspicace di lei nell’intuire il gretto opportunismo di Mr Elton. D’altronde Emma, non riesce neanche a comprendere veramente se desidera innamorarsi di qualcuno e di chi, fino a quando qualcosa accade nella sua vita…
Paul Asher è un giovane promettente giornalista, con una buona preparazione anche teologica, che si è fatto conoscere per un suo reportage in Afghanistan dove aveva raccolto le riflessioni di soldati di fede cristiana che stavano combattendo in quel paese così lontano e ostile. Il suo ritorno in patria risulta particolarmente difficile: la vista di tanta sofferenza ha incrinato la sua fede e si sente responsabile della crisi coniugale che sta attraversando perché per seguire la sua passione professionale ha finito per trascurare sua moglie che ora vuole lasciarlo. In un momento così difficile per la sua vita inizia a intervistare uno strano personaggio che dichiara di essere Dio…
Nel 1949 si concluse la guerra civile cinese con la vittoria del partito comunista e più di un milione di combattenti del Kuomintang furono costretti a rifugiarsi nell’isola di Taiwan spezzando l’unità di migliaia di famiglie. Solo quarant’anni dopo le autorità taiwanesi autorizzarono un solo viaggio all’anno ai suoi ex-combattenti per consentir loro di raggiungere la Cina Continentale per andare a trovare i propri parenti. Ne approfitta Liu Yansheng, ormai vecchio e vedovo, che decide di tornare a Shanghai per rivedere la sua prima moglie Yu-e che fu costretta ad abbandonare quando era incinta, senza aver mai potuto vedere il figlio. La situazione è complessa perché anche Yu-e nel frattempo si è unita con un matrimonio di fatto al soldato comunista Lu, dal quale ha avuto altri due figli…
Piombino. Anna e Francesca, amiche inseparabili, sono due adolescentidi quattordici anni che vivono nelle case popolari sullo sfondo delle acciaierie che danno lavoro e disperazione a mezza città. Provengono da situazioni familiari disastrate (una ha in padre in carcere, l’altro è un violento) e in balia di loro stesse finiscono per fare scelte sbagliate o frettolose. Solo Alessio, il fratello di Anna, non disprezza di fare l’operaio nell’acciaieria e non cerca di fuggire da Piombino…
Gabby è una studentessa di medicina che si è da poco traferita nella casa accanto a quella di Travis. I loro primi incontri sono alquanto tempestosi ma in realtà si sono piaciuti fin dall’inizio. Le difficoltà non sono poche: lui è uno scapolo impenitente, lei ha un fidanzato dottore che indirettamente gli potrà garantire una professione piena di soddisfazione. Ma l’amore che nasce fra loro è proprio quello giusto, quello che dà loro lo slancio per abbandonare la vecchia vita e costruirne una nuova.
Diciamo subito che il film è modesto. Un racconto semplice, che vive di poche cose: l’ansia di due anziani coniugi per dover lasciare la casa dove hanno vissuto per quarant’anni, la discopatia della loro cagnolina che deve venir sottoposta a un rischioso intervento chirurgico, la preoccupazione per ciò che sta accadendo a Manhattan: i telegiornali si susseguono in tempo reale per informare i cittadini sul rischio di un potenziale atto terroristico (si tratta di un sub plot che mal s’innesta nel racconto principale) . Perché quindi recensire questo film? Perché la coppia anziana è costituita da Diane Keaton e Morgan Freeman che sono assolutamente fantastici nel presentarci questi due coniugi nella perfetta complementarietà della loro unione. Alex è calmo e saggio, lei è impulsiva e appassionata: si conoscono troppo bene per non stupirsi più delle piccole debolezze dell’altro e al contempo si sentono incompleti e insicuri se l’altra propria metà di loro stesi non dà un completo appoggio. Lui non vorrebbe cambiare casa ma non riesce a dire di no a Ruth che si è molto impegnata a questo progetto: Ruth ha avviato questa iniziativa non certo per se ma per evitare che il marito continui ad affaticarsi nel salire le scale. Ruth vorrebbe far operare l’anziana cagnolina anche se il costo è alto ma non farebbe nulla senza l’approvazione del marito; Alex sa che la cifra impegna seriamente il loro bilancio ma non riesce a dire di no a un desiderio di Ruth. Per ritrovare un’armonia simile, dobbiamo forse tornare ai primi 5 minuti del cartone animato “UP” quando ci viene raccontato senza parole la
storia di Carl, che già da ragazzino aveva conosciuto la simpatica vicina di casa Ellie, poi il loro matrimonio e la triste scoperta dell’impossibilità di avere figli, una vecchia passata dolcemente insieme, finché la morte di lei non li aveva separati. Qualcosa di simile ci viene proposto per Alex e Ruth: mentre partecipiamo alle loro peripezie nel cercare di vendere la loro casa e al contempo di trovarne una nuova, assistiamo con dei flashback ai momenti salienti della loro vita. Le difficoltà di Ruth nel convincere i suoi genitori perché accettino che lei sposi un uomo di colore; il momento felice in cui entrano nella nuova casa; le ore passate in salotto quando lei posava per un nuovo quadro di suo marito ma anche il dolore per la scoperta di non poter avere figli. Ora la loro vita è fatta di cose semplici ma trattate con cura: dalla coltivazione dei i fiori del terrazzo alle preoccupazioni per la malattia della cagnetta. Di fronte alle molte avversità che incontrano (i quadri di Alex vengono rifiutati perché non più di moda), loro rispondono sempre in un unico modo: cercare di restare coerenti con se stessi e onesti con gli altri, senza compromessi.
Un piccolo film semplice e delicato come sono delicati, nella quotidianità, le parole e i gesti dei due coniugi.
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