MOMMY
Steve, un adolescente incapace di controllare la sua violenza, viene espulso dall’ultimo istituto che lo aveva accettato e affidato definitivamente alla madre Diane. Si tratta di un grosso impegno per lei che è vedova e fatica a conservarsi un lavoro stabile. I loro rapporti sono sempre tesi ma sarà di grande aiuto la presenza di Kyla, la vicina di casa che decide di aiutare Diane a prendersi cura di Steve, un modo per dimenticare la morte di suo figlio… Recensione
Una madre, rimasta vedova, deve prendersi cura del figlio adolescente asociale e violento. Un tema difficile raccontato con maestria dal regista vincitore (ex aequo) del festival di Cannes 2014
Valori Educativi
Una donna cerca di mostrarsi all’altezza del compito di essere madre di un figlio difficile ma la speranza finisce per scivolarle dalle mani
Pubblico
14+La presenza di scene con intensi conflitti familiari sconsiglia la visione ai più piccoli
Giudizio Artistico
Il regista controlla molto bene, anche se con un certo compiacimento, il magma drammatico che sprigiona dalla storia e dirige con maestria le due brave protagoniste
Cast & Crew
Regia
XAVIER DOLAN
Sceneggiatura
XAVIER DOLAN
Our Review
Questo film, che ha vinto ex aequo il festival di Cannes del 2014, è la prima opera che viene distribuita in Italia del regista Xavier Dolan, enfant prodige canadese che ha realizzato questo suo quinto lavoro all’età di 25 anni.
Il premio è meritato: c'è una grande energia che emana dai personaggi della storia, trabordanti e fuori dalle righe ma incredibilmente reali proprio perché non inquadrabili in nessun schema predefinito. Brave le due protagoniste ma il merito va soprattutto al regista che ha nella guida degli attori il suo punto di eccellenza.
Steve compie atti violenti perché non vuole essere trattato come un malato: il ritorno da sua madre era la conclusione a cui in cuor suo aspirava. Nell’instabilità della sua fragile mente comprende che potrà venir guarito solo da chi lo ama senza riserve. Diane, una donna ancora piacente, vive di
lavoretti dopo la morte del marito; appassionata ed irruenta, non riesce a innestare, nel disordine della sua vita solitaria, quel terremoto incontrollabile che è suo figlio. Ad attenuare la tensione interviene la gentile e sensibile Kyla, la vicina di casa: costretta a casa nonostante sia un'insegnante perché limitata da una severa, temporanea, balbuzie, sente il desiderio di non lasciar sola Diane al suo problema, una empatia che ha origine da una sua precedente, infelice, esperienza di madre.
Si crea in questo modo un insolito triangolo: l'amicizia fra Diane e Kyla costruita intorno al trasporto materno che entrambe hanno nei confronti del ragazzo. Un anello affettivo che si strappa e si riforma continuamente sotto i colpi inferti dalle intemperanze di Steve. Ogni volta che Diane si impegna a porre riparo a un danno causato dal figlio, questi riesce sempre a distruggere i suoi piani. A sua volta Steve appare a volte tranquillo e disponibile ma appena Diane perde il controllo e inveisce contro di lui, torna violento o cade in depressione.
La bravura di Xavier Dolan sta proprio nel riuscire a far salire lo spettatore sulla barca agitata di questa micro comunità: è forse questo l'aspetto sul quale il regista sembra indulgere a un certo compiacimento per la sua arte. Cosciente di saper ben orchestrare e rendere veri i conflitti tra i protagonisti, li moltiplica con troppa generosità.
Il tema trattato è sicuramente fra quelli “forti”, non adatti a tutti ma il regista lo affronta con sostanziale onestà, senza indulgere in crudeli compiacimenti né scivolare nel melodrammatico.
Autore: Franco Olearo
Details of Movie
Titolo Originale | Mommy |
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Paese | FRANCIA |
Etichetta | Non classificato |
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