L’ULTIMO LUPO
Siamo in Cina nel 1969, nel pieno della rivoluzione culturale. Mao vuole che tutti sappiano parlare cinese e lo studente universitario Chen Zhen, assieme a un suo amico, accetta di esser mandato in Mongolia per due anni. Insegnerà cinese ai ragazzi del villaggio e dovrà lavorare e vivere assieme ai pastori nomadi della Mongolia. Chen resta affascinato da questo tipo di vita, per lui nuovo, in stretto contatto con la natura. Le steppe sono il regno incontrastato dei lupi, temuti e rispettati al contempo dalle popolazioni nomadi. Il responsabile della provincia è però poco propenso a commuoversi e ordina l’uccisione di tutti i lupi…
Con immagini estremamente curate, il registra francese Jean-Jacques Annaud narra la fiera battaglia per la sopravvivenza dei lupi della Mongolia, il contrasto fra la vita dei pastori nomadi e la modernità, fra la rivoluzione culturale cinese e le tradizioni secolari del popolo mongolo
LA PEIKANG
XAVIER CASTANO
JEAN-JACQUES ANNAUD PER CHINA FILM CO. LTD.
Valori Educativi
Un ragazzo resta affascinato dalla vita nomade dei mongoli e ne condivide il rispetto per la natura anche se non potrà evitare l’avanzata distruttrice dell’uomo.
Pubblico
10+Alcune battaglie cruente fra animali e le sequenze dove degli uomini uccidono i cuccioli di lupo (anche se non si vedono dettagli) possono impressionare i più piccoli
Giudizio Artistico
La qualità cinematografica del film è di altissimo livello: grande cura nel ricostruire la vita in branco dei lupi e nel mostrare i maestosi paesaggi della steppa mongola. Poco approfonditi i personaggi e il contesto sociale
Cast & Crew
Produzione
LA PEIKANG
XAVIER CASTANO
JEAN-JACQUES ANNAUD PER CHINA FILM CO. LTD.
REPÉRAGE
BEIJING FORIDDEN CITY CO. LTD.
Mars Film
Wild Bunch
CHINA MOVIE CHANNELL
BEIJING PHOENIX ENTERTAIMENT CO. LTD.
CHINA VISION MEDIA GROUP LIMITED
GROUPE HERODIADE
LOULL PRODUZIONT
Regia
Jean-Jacques Annaud
Sceneggiatura
Our Review
Ricavato dal libro Il totem del lupo di Jiang Rong che in Cina è stato venduto in 20 milioni di esemplari, Il tema del delicato rapporto fra natura incontaminata (com’era la Mongolia negli anni ’60) e l’iniziativa dell’uomo che avanza inesorabile distruggendo in poco tempo un equiibrio durato secoli, è uno dei temi dominanti di questo film del regista francese Jean-Jacques Annaud, esperto in film dove la natura e gli animali sono protagonisti (L'orso, Due fratelli). La produzione è però cinese e ciò rende il film alquanto diverso dai film ecologisti a cui siamo abituati, come il citato Il mio amico Nanuk , 8 amici da salvare o Belle e Sebastien.
Sul fronte degli uomini, il cittadino Chen resta affascinato dalla saggezza del capo villaggio (ma anche dalla bellezza di una giovane vedova) ma le tensioni con le autorità del governo, impegnati a “cinesizzare” anche i Mongoli, in quegli anni caldi della rivoluzione culturale, sono alquanto smussate. Il capo della provincia emette ordini e non si cura di calpestare le tradizioni mongole ma poi la sceneggiatura si occupa di umanizzare anche lui ed arriva puntuale la fase assolutoria: “comandare non vuol dire essere amati. A volte si è costretti a fare cose che non si vorrebbe fare”. Sembra quasi che la sceneggiatura sia stata “addomesticata” durante la stesura finale.
Se il film pecca nell' approfondire le relazioni fra i personaggi (ma in questo modo i veri protagonisti diventano i lupi) e il contesto sociale in cui la storia si svolge, la qualità delle immagini è semplicemente impeccabile: la maestosità delle steppe mongole (grazie a un ampio uso di droni) o lo sguardo gelido dei lupi, ripresi da soli o in branco (sono stati necessari 40 addestratori). L’attacco dei lupi a una mandria di cavalli nel mezzo di una tempesta di neve è una sequenza indimenticabile.
L’autore del libro, Lu Jiamin, che ha firmato con lo pseudonimo di Jiang Rong, era stato allontanato dall’università di Pechino dove insegnava, durante la rivoluzione culturale ed ha passato effettivamente 11 anni presso i nomadi mongoli. Tornato all’università ma con il divieto di pubblicare testi professionali, si era messo a scrivere Il totem del lupo, che è diventato il libro più letto in Cina dopo il libretto rosso di Mao.
Autore: Franco Olearo
Details of Movie
Titolo Originale | Wolf Totem |
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Paese | CINA |
Etichetta | FamilyVerde |
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