LA VITA DAVANTI A SE’
Donna Rosa è una energica, anziana signora, di origini ebraiche che vive a Bari e che ospita in casa figli di prostitute, per evitare che vengano affidati ai servizi sociali. Già molto impegnata, accetta di malavoglia di prendersi cura di Momo, un ragazzo orfano di dodici anni, di origini senegalesi, che ha già dato prova del suo spirito selvaggio rubando proprio a lei dei candelabri che stava per vendere al mercato. Alloggiato in casa di Rosa, Momo continua a perseguire il suo obiettivo di indipendenza (diventa anche un pusher della droga) per riscattarsi dalla sua condizione di ragazzo senza origini, ma trova un’oasi di tranquillità presso Joseph, un mercante di tappeti presso cui ha iniziato a lavorare. Intanto la signora Rosa manifesta sempre più spesso l’esistenza di una sofferenza interiore che la porta a rifugiarsi in cantina dove ha costruito il suo angolo di pace, come faceva da piccola quando si nascondeva sotto le baracche del campo di Auschwitz…
Momo, un ragazzo di dodici anni, senegalese senza famiglia, viene ospitato dalla signora Rosa. Il ragazzo è un ribelle e cerca il denaro facile ma Rosa, anche se ormai anziana, ha un grande cuore. Un bel racconto di formazione. Su Netflix
Valori Educativi
I personaggi esprimono tolleranza priva di pregiudizi in un contesto multietnico, solidarietà fra emarginati che sanno dare generosamente quel poco che hanno
Pubblico
14+Il contesto in cui si svolge la storia è quello della prostituzione e dello spaccio della droga anche a scuola. Lessico volgare
Giudizio Artistico
Recitazione superba di Sophia Loren (si parla di una candidatura all’Oscar) ma anche il piccolo Ibrahima Gueye è molto bravo. Una regia tranquilla, forse troppo, che trasforma una possibile storia realistica in un racconto edificante
Cast & Crew
Produzione
Paolomar
Regia
Edoardo Ponti
Our Review
La sceneggiatura giustamente semplifica il racconto rispetto al testo originale (e al film del 1977 che lo ricalcava fedelmente) e si concentra sulla trasformazione di Momo e sui destini di Rosa. L’unica ricchezza di Momo è un pugno di ricordi della madre quando lui era piccolo e ballavano spesso insieme. Reagisce con rabbia a questa sua fragilità ostentando aggressiva spavalderia verso tutto e tutti. “Non volevo esser un ragazzo come gli altri”: racconta Momo. Nonostante cerchi la propria affermazione con facili soluzioni come furtarelli e spaccio di droga, ha comunque due mentori d’eccezione: Joseph e Rosa. . Il tappezziere Joseph cerca di far leva sulla fede, sulla ragione (“non occorre la violenza: la parola è l’arma più letale”) e sulla cultura. E’ lodevole il suo richiamo ai classici della letteratura in particolare a I Miserabili di Victor Hugo (citato indirettamente a inizio film con il furto di candelabri): “il bene e il male dipendono da come ascolti le persone e come le sai ascoltare”: è l’interpretazione che Joseph dà del libro. Ma il suo appello al senso di responsabilità di Momo non porta frutti. Decisivo è invece l’intervento di Rosa: il culmine del loro rapporto avviene quando lei, che non si trova in buona salute, chiede a Momo di aiutarla a non esser porata in ospedale. “Sei un tipo tosto ma so che sei di parola”. E’ a partire da quel momento che Momo diventa adulto: ora ha una responsabilità verso un’altra persona che le sta a cuore, ha un compito da assolvere. Se Sophia è superlativa, molto bravo anche Ibrahima Gueye nella parte di Momo. Sa mostrare di essere un ragazzo vendicativo ma anche tenero con chi lo tratta con rispetto e delicatezza.
Il mercante di droga se ne sta tranquillo nel suo ufficio a distribuire il “prodotto” ai vari pusher e poi si concede una divertente cenetta con piacevoli ragazze (niente pistole o rese dei conti secondo lo stile Gomorra o Suburra) e la prostituta Lola se ne torna a casa dopo il “lavoro” per ritrovare il suo figlioletto e sembra non abbia un protettore che le dica quanto guadagnare e dove lavorare (siamo lontani da Adua e le compagne)
Si tratta chiaramente di una scelta stilistica su cui si può essere d’accordo o meno ma in fondo dispiace che la trasformazione di Momo non assuma i connotati di una realtà possibile ma quelli di un racconto edificante che tende alla favola.
Autore: Franco Olearo
Details of Movie
Titolo Originale | The life Ahead |
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Paese | ITALIA |
Etichetta | FamilyOro |
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