DISINCANTO
Matt Groening, autore di I Simpson, il più noto dei fumetti per adulti, si cimenta questa volta, in un serial di animazione (sempre per adulti), ambientato in un mondo fantastico. Ancora una volta il suo obiettivo è costruire una metafora della società moderna, con le sue fragilità ma anche con le sue conquiste. Su Netflix
Nel magico regno di Dreamland, nulla va per il verso giusto. La principessa Bean, stanca di sottostare agli ordini del padre, il re Zog, decide di ribellarsi. Volendo dimostrare tutto il proprio coraggio e la propria indipendenza, Bean affronterà innumerevoli imprese che la porteranno spesso lontana da casa e durante le quali avrà modo di dimostrare tutto il suo valore. Durante le sue peripezie, la principessa sarà accompagnata da Elfo, un elfo, e dal piccolo demone Luci. Di volta in volta, gli abitanti di Dreamland impareranno ad apprezzare questa strana ma coraggiosa principessa, che alla fine si dimostrerà una donna saggia e sincera. Il cambiamento della ragazza sarà tale da convincere anche il re in persona a rivalutare il carattere della figlia, pensando che forse un giorno potrebbe essere lei la giusta persona che governerà Dreamland. Tra foreste incantante, terre popolate da bizzarre creature e città esotiche, Matt Groening (I Simpson, Futurama) regala allo spettatore avventure mozzafiato in grado di farlo emozionare e divertire, dando inoltre vita ad un nuovo ed intrigante universo animato.
Matt Groening
Valori Educativi
Bean, una ragazza viziosa ed egoista riesce, nell’arco delle 4 stagioni, a cambiare radicalmente riuscendo a scoprire valori quali l’amicizia e la famiglia
Pubblico
14+Alcool, droga, violenza splatter, rapporti sessuali con animali, anche se il tutto viene mitigato da un’animazione ridotta all’essenziale
Giudizio Artistico
Questo serial è l’opera più matura di Matt Groening, mettendo da parte una narrazione più spicciola da american comedy in favore di una narrazione ben articolata, caratterizzata da un forte black humour e da personaggi ben definiti
Cast & Crew
Sceneggiatura
Matt Groening
Our Review
La mente creativa di Matt Groening, ha regalato agli spettatori televisivi di tutto il mondo ben due tra le epopee più importanti della Storia dell’Animazione: I Simpson (ancora in produzione) e Futurama (conclusa nel 2013).
Nel 2018, l’autore statunitense propone una nuova saga destinata a far parlare di sé: Disincanto.
Rispetto ai suoi predecessori, Disincanto è probabilmente l’opera più ambiziosa di Groening per diversi motivi.
Innanzitutto perché è stato necessario costruire da principio un intero mondo ambientato nel medioevo fantasy: Dreamland, la terra dei sogni. In seguito, è stato necessario popolare questo mondo di creature fantastiche quali elfi, fate, nani, orchi, maghi, streghe e, naturalmente, esseri umani.
Altro elemento fondamentale, risulta essere la costruzione della vicenda. In quattro stagioni (e ben presto ne arriveranno altre in quanto la saga non è ancora terminata), Groening ha voluto conferire al regno di Dreamland ed ai suoi protagonisti una forte connotazione narrativa, abbandonando il principio delle storie autoconclusive (elemento chiave degli episodi dei Simpson) a favore di uno sviluppo molto articolato della trama. Di puntata in puntata, lo spettatore avrà modo di scoprire le varie caratteristiche del medioevo concepito dal “padre” dei Simpson, imparando soprattutto a conoscere in modo approfondito i personaggi che lo abitano. Chi sono i protagonisti?
Il personaggio più importante dell’intera storia è la principessa Bean (dietro le cui spoglie si cela la parodia della regina Daenerys Targaryen, del Trono di Spade), donna poco carismatica ma risoluta e generosa. Nonostante i continui litigi col padre Zog (sovrano di Dreamland) e il rapporto di odio con la madre Dagmar, Bean riuscirà a scoprire chi è veramente, mettendo da parte il rancore verso i propri genitori e guadagnandosi il rispetto della popolazione di Dreamland, compiendo innumerevoli imprese eroiche.
Nel corso delle sue avventure, la giovane principessa avrà al suo fianco due alleati preziosi, Elfo e Luci, che altri non sono che la personificazione della sua coscienza.
Elfo, un elfo proveniente da Elfwood, è una creatura docile, gentile e razionale, che in più occasioni cercherà di far ragionare Bean, con lo scopo di non farle compiere scelte azzardate ed azioni pericolose.
All’opposto troviamo Luci, un piccolo diavoletto che spinge Bean a compiere diversi azzardi e a correre molti rischi nel corso delle sue imprese, senza mai però metterla in vero pericolo. Ciò che risulta notevole è la capacità dei due compagni, di bilanciare le proprie opinioni, suggerendo alla principessa delle scelte sempre giuste, anche se rischiose. Entrambe le creature vogliono molto bene a Bean, dimostrando in più occasioni di voler salvaguardare la forte amicizia che li lega alla ragazza.
Se il trio Bean, Elfo, Luci domina le terre fantasy di Groening, un altro personaggio spicca all’interno della storia: re Zog. Come affermato in precedenza, Zog è il padre di Bean e signore di Dreamland. L’uomo ama profondamente la figlia ma spesso non riesce a capirla, litigando con lei a più riprese. Zog inoltre, ha sofferto l’abbandono da parte della prima moglie Dagmar (madre di Bean), che aveva tramato contro il regno, e della seconda moglie Oona, donna fin troppo indipendente per essere una regina, che lo ha lasciato per divenire una piratessa. Tuttavia, osservare il cambiamento di Zog nel corso delle quattro stagioni, da uomo burbero e iracondo a uomo saggio e amorevole nei confronti della figlia, lascerà sicuramente molto sorpresi gli spettatori che, anzi, potranno assistere agli sforzi (ben riusciti) compiuti dal re per costruire nuovamente una famiglia con Bean.
In sostanza, Matt Groening sceglie come tematiche principali della serie Disincanto, l’amicizia e la famiglia. L’obiettivo dell’autore è quello di rendere Bean una metafora della gioventù odierna, spesso segnata da insicurezze e da rapporti familiari incrinati, narrando come, attraverso l’amicizia, si possa crescere e diventare più forti, trovando quel coraggio e quella forza di reagire, apparentemente perduti. Bean,accompagnata da Elfo e Luci, attraverso una lunga Odissea che la porterà spesso in luoghi misteriosi e lontani, troverà la vera sé stessa, scoprendo come l’amicizia sia una delle cure migliori contro tutti i mali. Infine, il suo perseverare verrà premiato dal ricongiungimento col padre Zog che, finalmente, potrà dedicarsi alla propria figlia. Insomma, Bean è un personaggio nel quale qualunque ragazzo, potranno riconoscersi e ritrovare una parte di sé stesso.
Oltre alla componente narrativa, lo spettatore sarà letteralmente rapito dall’ambientazione affascinante concepita da Groening. Oltre alla già citata Dreamland (ispirata ai borghi medievali europei), alcune storie si svolgeranno in altri luoghi tra cui (per elencarne alcuni degni di nota) Dankmire, terra di origine di Oona, ispirata al Giappone medievale, Maru, ispirata all’antica Mesopotamia, e Steamland, parodia di una Londra vittoriana steampunk (retrofuturistica) che sembra richiamare molto gli scritti fantascientifici di Philip Dick. La fantasia certo non manca a Matt Groening!
Se lo spettatore rimarrà affascinato da questa ambientazione varia e da una storia dai toni nettamente epici, non potrà non apprezzare le sottese critiche alla società contemporanea e alla politica, nonché i diversi riferimenti a Il Trono di Spade, I Simpson, Futurama, Il Signore degli Anelli, Stanley Kubrick e ad Ernest Hemingway (soltanto per citarne alcuni).
In conclusione, Disincanto è certamente l’opera più matura di Matt Groening. Mettendo da parte una narrazione più spicciola da american comedy in favore di una narrazione ben articolata, caratterizzata da un forte black humour e da personaggi ben definiti, Groening riesce a regalare allo spettatore quattro stagioni piene di vita e di valori, dotate di una storia originale e ricca di dettagli e, soprattutto, piena di riferimenti alla cultura letteraria e cinematografica mondiale. Un prodotto del genere è una vera perla dell’animazione e senza dubbio è entrata a far parte, di diritto, di quelle serie televisive che lasciano un segno indelebile nella Storia del Cinema e della Televisione.
Autore: Davide Amenta
Details of Movie
Paese | USA |
---|---|
Tematiche (generale) | Amicizia |
Tipologia | Serie animata |
Giuseppe
Ho scoperto Disincanto con questa recensione e iniziando a guardare i vari episodi mi sono reso conto che lo stile unico di questa serie è veramente affascinante. Il black humour è pungente al massimo grado e i dialoghi sopra le righe molto scorrevoli. Matt Groening ha puntato molto in alto con questa serie, affrontando in modo molto originale il tema della famiglia. Il rapporto tra Bean e Zog è uno degli aspetti più belli della serie. Molto valida la recensione che riesce a spiegare l’importanza dell’opera di Groening, illustrandone le caratteristiche più belle senza mai fare spoiler relativi alla trama ed invogliando anzi il lettore a scoprire cosa si celi dietro ogni singola puntata !
Ho scoperto Disincanto con questa recensione e iniziando a guardare i vari episodi mi sono reso conto che lo stile unico di questa serie è veramente affascinante. Il black humour è pungente al massimo grado e i dialoghi sopra le righe molto scorrevoli. Matt Groening ha puntato molto in alto con questa serie, affrontando in modo molto originale il tema della famiglia. Il rapporto tra Bean e Zog è uno degli aspetti più belli della serie. Molto valida la recensione che riesce a spiegare l’importanza dell’opera di Groening, illustrandone le caratteristiche più belle senza mai fare spoiler relativi alla trama ed invogliando anzi il lettore a scoprire cosa si celi dietro ogni singola puntata !
Maria
Disincanto è forse un’eccezione all’interno del mondo dei serial. Caratterizzato da un forte black humour in pieno stile Groening, la serie è in grado di costruire una storia imponente e che incuriosisce di volta in volta. Del resto come non rimanere affascinati dal cinismo di Luci, dall’ingenuità di Elfo e dal carisma di Bean. Ciò che colpisce è certamente l’umanità dei personaggi. Groening riesce a decostruire gli stereotipi del film fantasy e a dar vita ad un prodotto molto originale (e molto maturo) valido per un pubblico giovanile che possa identificarsi con il trio protagonista
Disincanto è forse un’eccezione all’interno del mondo dei serial. Caratterizzato da un forte black humour in pieno stile Groening, la serie è in grado di costruire una storia imponente e che incuriosisce di volta in volta. Del resto come non rimanere affascinati dal cinismo di Luci, dall’ingenuità di Elfo e dal carisma di Bean. Ciò che colpisce è certamente l’umanità dei personaggi. Groening riesce a decostruire gli stereotipi del film fantasy e a dar vita ad un prodotto molto originale (e molto maturo) valido per un pubblico giovanile che possa identificarsi con il trio protagonista
Francesco Bertagnolli
Serie che non ho ancora avuto il piacere di vedere, sicuramente il fatto che sia scritta da Matt Groening depone a suo favore. Grazie all’autore Davide Amenta che ci porta sempre contenuti interessanti e, forse, anche poco conosciuti!
Serie che non ho ancora avuto il piacere di vedere, sicuramente il fatto che sia scritta da Matt Groening depone a suo favore. Grazie all’autore Davide Amenta che ci porta sempre contenuti interessanti e, forse, anche poco conosciuti!
Francesco
Veramente una recensione con i fiocchi.
Veramente una recensione con i fiocchi.
Sofia
Fantastica serie, anche la recensione ti invoglia molto a guardarla
Fantastica serie, anche la recensione ti invoglia molto a guardarla
Gabriele
Disincanto é una serie che non stanca mai e diverte molto. Ottima la recensione !
Disincanto é una serie che non stanca mai e diverte molto. Ottima la recensione !