CHIEDI ALLA POLVERE

Arturo Bandini (Colin Farrell) figlio di un emigrato italiano, si è trasferito dal Colorado a Los Angeles verso la fine della Grande Depressione, nella speranza di diventare uno scrittore famoso. I soldi mancano e Arturo non riesce a pagate la pigione della  misera pensione dove abita. Con il suo ultimo nichelino va a prendersi un caffè al bar sottostante. Viene servito da Camilla (Salma Hayek) , una bellissima cameriera messicana, immigrata clandestinamente. Anche lei ha un sogno: sposare un WASP e ottenere così la cittadinanza americana. I due giovani si piacciono ma entrambi hanno un carattere molto orgoglioso e passano più tempo a litigare che a stare insieme...

Valori Educativi



L’educazione sentimentale di un giovane che rinuncia al suo orgoglio e alle sue vanità per accettare la “debolezza” dell’amore

Pubblico

18+ Una scena d'amore prolungata con nudità parziali. Uso di droga.

Giudizio Artistico



Ottima la Salma Hayek e la ricostruzione della Los Angeles primi anni '30 ma Colin Farrell appare fuori posto e la sceneggiatura troppo ossequiosa del romanzo originale

Cast & Crew

Our Review

"Camilla Lopez se n'è andata, il deserto l'ha inghiottita. Può essere che qualcuno l'abbia tirata su e l'abbia portata in Messico. Può darsi che sia tornata a Los Angeles e sia morta in una stanza polverosa. Quello che so io è che è sparita, che il cane è sparito, e nulla ne è rimasto a parte la sua storia che vi voglio raccontare". E' questa la conclusione del prologo con cui John Fante, iniziava il suo capolavoro, Ask the Dust. John Fante era nato nel 1908 nell'Oregon. Il padre  era un muratore di origine abruzzese e la  madre una donna molto devota.  Fin da piccolo aveva provato l'esperienza della vita dura dell'immigrato: se nel suo stato natale imperversava il Ku Klux Klan per perseguitava negri ed ebrei, una volta trasferitosi a Los Angeles dopo la laurea,  aveva toccato con mano che la diffidenza verso gli immigrati era ancora maggiore (messicani, cinesi, italiani) proprio perché era una terra nuova, crocevia di mille razze e chi era un WASP (White Anglosaxon Protestant) ci teneva  a evidenziarlo come un privilegio. L' Arturo del libro e ora del film è l'alter ego di John Fante: approdato nell' Ovest con pochi dollari, sogna di conquistarsi la fama di grande scrittore ma anche di guadagnare tanti soldi. Il suo dramma è quello di non sapere cosa raccontare perché poco esperto in amore.

Ecco quindi che l'incontro-scontro con la messicana Camilla è doppiamente provvidenziale: lui può intraprendere quell' "educazione sentimentale" che tanto aspettava e trova, analizzando i propri sentimenti, materiale prezioso per le pagine del suo primo romanzo.

Quella fra Arturo e Camilla non  può venir definita una storia d'amore classica: entrambi  sono intenzionati ad affrancarsi dalla loro condizione  ma questo li porterebbe lontani uno dall'altra (lei vorrebbe sposare un americano DOC, non certo un immigrato italiano). Sono anche molto orgogliosi e testardi, perché giovani ma anche perché troppo spesso abituati a difendersi. Ma è proprio quel loro desiderare le stesse cose  non fa altro che rinforzare la loro intesa contro la stessa loro volontà. Il loro amore cresce di giorno in giorno, fra abbandoni e riprese.

Lo sceneggiatore e regista Robert Towne aveva incontrato John Fante  ai tempi in cui stava sceneggiando Chianatown (1974) e da quel momento, aquistati i diritti del romanzo, aveva desiderato di portarlo sullo schermo.

Il risultato è pieno di luci ed ombre, forse a causa dell'eccessivo rispetto di Towne per l'autore: la voce di sottofondo che declama interi brami del testo, il dialogo che denota un parlare alto, poco consono  alla cameriera Camilla, stabiliscono un distacco rispetto alla storia  che ci impedisce di andare in  presa diretta con i personaggi e le loro passioni. Se Salma Hayek sa essere particolarmente intensa nella suo destino drammatico di povera immigrata in cerca di un destino migliore, Colin Farrell appare fuori posto anche se fisicamente somigliante a John Fante giovane  (perché un delicato irlandese nella parte di un coriaceo ed esuberante italiano, abituato a lottare per farsi strada nella vita?) Anche le tematiche antirazziali,  così essenziali al racconto, risultano smussate e poste in secondo piano.
Accurata invece la ricostruzione della Los Angeles delle immense distese di agrumeti ai primi anni '30: polverosa di giorno, nebbiosa di sera, piena di immigrati delle più diverse origini. La storia alla fine riesce a coinvolgerci proprio grazie alla bontà del testo originale. Molto intensa la parte finale, quando Arturo ha il coraggio di  dichiarale  il suo grande amore  (non racconteremo in che modo): lei risponde:"tu mi sei cresciuto dentro".
Questo giovane  così egocentrico  e  vanitoso aveva saputo non senza sofferenza fare violenza  a se stesso, fino a raggiungere quella maturità che gli aveva consentito  riconoscere di non poter più vivere senza di lei.

Autore: Franco Olearo

Details of Movie

Titolo Originale Ask the Dust
Paese USA 2006
Etichetta
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