CHI E’ SENZA COLPA
Nel quartiere di Brooklyn Bob lavora come barman nel locale del cugino Marv. Il suo unico desiderio è vivere tranquillo, facendo finta di non sapere che il bar è controllato dalla mafia che lo usa per il riciclaggio del denaro sporco. Ben presto scoprirà che non sarà possibile: suo cugino sta cercando un modo per sfuggire dal controllo della mafia, mentre il semplice fatto di aver trovato per strada un pitt bull abbandonato e averlo voluto portare a casa, costituisce per lui un potenziale rischio..
Bob lavora a Brooklyn nel bar del cugino Mav (ultima interpretazione di James Gandolfini) e vorrebbe solo una vita tranquilla ma la mafia è molto esigente. Una storia dark ben realizzata ma dai toni cupi e senza speranza
Valori Educativi
La mafia è in grado, con grande efficacia, di governare le attività sottoposte al suo dominio e di modificare le coscienze delle persone. La polizia è impotente
Pubblico
18+Scene con dettagli raccapriccianti. La polizia risulta impotente contro il potere della mafia
Giudizio Artistico
Il regista di origine belga Michaël R. Roskam è molto abile nello sviluppare racconti dark di sopraffazione e violenza ma la storia e i personaggi sembrano costruiti a tavolino, allo scopo di impressionare lo spettatore
Cast & Crew
Regia
Michaël R. Roskam
Sceneggiatura
Dennis Lehane
Our Review
Non si poteva iniziare a parlare delle vicende che si incrociano intorno al bar di Mav, nel nuovo film di Michaël R. Roskam, già autore di Bullhead, senza chiarire che i personaggi si muovono in un ambiente claustrofobico che limita e condiziona le loro coscienze. Lo percepisce molto bene il protagonista Bob, che pur andando ogni domenica a messa (come fa anche il detective Torres), non ha altro modo di trovare una riconciliazione fra il qui e l’aldilà se non nel concludere che ci si trova di fronte a un Dio che ci ha predestinato a un crudele destino.
Il film è carico di tensione (c’è violenza sia espressa che minacciata e un senso generale di pericolo incombente) e il regista sviluppa molto bene le relazioni interpersonali, di alleanza fra Bob e il cugino Marv, di scontro fra Bob ed Eric o di fragile intesa, fra Nadia e Bob. La storia si sviluppa inesorabile come un meccanismo ben oliato ma forse è proprio questo il problema. Si tratta di un meccanismo realizzato molto bene ma appare costruito a tavolino, per dare allo spettatore quello stile dark che è più proprio delle graphic novel. Non ci sono messaggi particolari da percepire, né studi sociologici intorno ad ambienti corrotti: il vivere, il sopravvivere o il morire dipendono solo dall’abilità di gestire a proprio vantaggio il potere orwelliano della mafia. L’unica conclusione che si può trarre e che la mafia costituisce un potere particolarmente efficiente, capace anche di trasformare le coscienze delle persone.
Autore: Franco Olearo
Details of Movie
Titolo Originale | The Drop |
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Paese | USA |
Etichetta | Non classificato |
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