ACAB
La serie tv tutta italiana ispirata al film omonimo del 2012 (di cui è, in qualche modo, un sequel) tratto dal libro di Carlo Bonini. Disponibile su Netflix.
Durante una notte di scontri tra poliziotti e violenti manifestanti in Val di Susa, il capo di una delle squadre del reparto mobile della polizia di Roma è gravemente ferito. La rabbia dei celerini per il vile atto subito prende il sopravvento con un’azione che ha il sapore della vendetta. Da quel momento, a causa delle conseguenze dovute a quell’azione ingiustificata di punizione sommaria, le vite dei membri della squadra di poliziotti (già alquanto disordinate) sono ulteriormente compromesse. L’arrivo di un nuovo responsabile con una fama di riformatore aggiunge un carico di pesantezza ad un lavoro che, in ogni azione, deve fare i conti con il cercare di riportare a casa la pelle…
Valori Educativi
L’affiatamento della squadra nel compiere il proprio lavoro. La ricerca del senso di giustizia, di fatto, è vendetta per il male subito. Sono comportamenti che vogliono giustificarsi per una giustizia che non funziona per come dovrebbe.
Pubblico
16+Scene di sesso esplicito, rapporti extraconiugali, uso di droga, linguaggio volgare, violenza ingiustificata.
Giudizio Artistico
Buona recitazione di tutti i protagonisti e la sceneggiatura riesce nell’intento di far emergere la loro umanità impegnata in continue tensioni fra pubblico e privato. Ma le atmosfere in cui si svolge il racconto sono perennemente tetre e prive di sfumature di tono. Un eccesso di accadimenti, di sottotrame, finisce per rendere “affollato” anche un serial in 6 puntate
Cast & Crew
Regia
Michele Alhaique
Sceneggiatura
Luca Giordano
Bernardo Pellegrini
Filippo Gravino
Elisa Dondi
Carlo Bonini
Our Review
L’acronimo che dà il titolo alla serie tv (e al film tratto dall’omonimo libro) di suo fa arricciare il naso: ACAB è l’acronimo della sigla inglese all cops are bastards (e scusate se omettiamo la traduzione!).
Va da sé che un titolo del genere non può fare altro che portarsi dietro uno spettacolo ambientato in scenografie che hanno il sapore del macabro, con episodi di giustizia sommaria dando un’immagine delle forze dell’ordine pessima.
È vero che la vita di questi poliziotti, senza troppe tutele, si ritrova devastata in ordine ai sacrificati rapporti familiari, ma trasmettere un messaggio così negativo non fa altro che fomentare sentimenti contrari al lavoro di chi dà la vita per la sicurezza altrui.
Sulla serie Netflix abbiamo letto non pochi giudizi altamente positivi ma in questa sede ne prendiamo le distanze e – per quanto si possa salvare la bravura degli attori coinvolti – non si può non biasimare il messaggio trasmesso.
L’unico poliziotto (evitiamo troppi dettagli per non favorire lo spoiler!) che sembra avere una qualche parvenza di correttezza nello svolgimento del proprio lavoro, si ritrova, di fatto, travolto in un vortice di criminalità dove il branco ha la meglio su di lui; e quando si tratta di ottenere una pseudo forma di giustizia per una grave offesa subita da una persona da lui amata, in realtà è coinvolto in una spedizione squadrista punitiva alimentata dal desiderio di profonda vendetta. È vero che nel corso della serie qualcuno dice chiaramente che, questo tipo di azioni non hanno nulla a che vedere con la giustizia, ma è un tentativo fin troppo timido per provare a giustificare l’impossibile.
Stando al sapore tronco che hanno questi primi sei episodi – senza contare la scena finale che pretende un sequel e il successo raccolto tra gli amanti del genere e non – non è difficile immaginare una seconda stagione.
E a noi che della speranza ne coltiviamo la bellezza può solo restare il desiderio che storie così tetre possano, nelle prossime stagioni, trovare spiragli di redenzione e di vera giustizia.
Autore: Enzo vitale
Details of Movie
Paese | ITALIA |
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Tipologia | Serie TV |
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