Un delfino, impigliato in una trappola per granchi, viene portato a riva dalla marea. Lo ritrova Sawyer, un bambino timido con poca voglia di studiare e con una grande nostalgia per l’assenza del padre. Il delfino rischia di perdere la coda ma l’arrivo della troupe medica del Clearwater Marine Aquarium sembra essere una speranza. L’amicizia tra Sawyer e il delfino, lo studio e la scoperta di un materiale per una coda prostetica saranno l’inizio di un nuovo modo di guardare il mondo.
La storia vera di un delfino ferito che torna a nuotare grazie a una innovativa protesi. Un bel familyfilm dove si parla di solidarietà e di affetti familiari
Paul Asher è un giovane promettente giornalista, con una buona preparazione anche teologica, che si è fatto conoscere per un suo reportage in Afghanistan dove aveva raccolto le riflessioni di soldati di fede cristiana che stavano combattendo in quel paese così lontano e ostile. Il suo ritorno in patria risulta particolarmente difficile: la vista di tanta sofferenza ha incrinato la sua fede e si sente responsabile della crisi coniugale che sta attraversando perché per seguire la sua passione professionale ha finito per trascurare sua moglie che ora vuole lasciarlo. In un momento così difficile per la sua vita inizia a intervistare uno strano personaggio che dichiara di essere Dio…
Il piccolo Josh ha dieci anni e frequenta la Waldron Mercy Academy, una rinomata scuola cattolica di Philadephia. A settembre inizia l’anno scolastico ma la gioia di ritrovare i propri compagni e amici di classe è offuscata dalla tristezza per un recente lutto familiare: da poco tempo è morto il nonno che viveva in casa sua e a cui voleva molto bene. Del nonno ricorda in particolare la sua fede profonda e per questo, anche se non si considera molto credente, decide di chiedere a Dio un segno che gli dia la sicurezza che il nonno sta bene…
Gabby è una studentessa di medicina che si è da poco traferita nella casa accanto a quella di Travis. I loro primi incontri sono alquanto tempestosi ma in realtà si sono piaciuti fin dall’inizio. Le difficoltà non sono poche: lui è uno scapolo impenitente, lei ha un fidanzato dottore che indirettamente gli potrà garantire una professione piena di soddisfazione. Ma l’amore che nasce fra loro è proprio quello giusto, quello che dà loro lo slancio per abbandonare la vecchia vita e costruirne una nuova.
Jamie è un giovane che di mestiere fa il rappresentante farmaceutico con spregiudicatezza e intraprendenza ma a tempo pieno si dedica a sedurre ragazze, a volte per suo piacere, a volte per ricavarne un profitto professionale. Maggie è una giovane artista, afflitta precocemente dal morbo di Parkinson. Forse è per questo motivo che accetta con disinvoltura nuove relazioni sessuali: vuole evitare qualsiasi forma di legame duraturo perché sa che il suo stato peggiorerà e non vuole essere di peso a nessuno..
Chris Kyle, texano di nascita, cresciuto dal padre per essere un buon cristiano e un buon patriota, all’indomani degli attentati nelle ambasciate Usa di Kenya e Tanzania si arruola nei Navy Seals e grazie alla sua mira straordinaria entra nel corpo scelto dei cecchini che proteggono i movimenti delle truppe americane di stanza in Iraq. Nell’arco di quattro missioni e oltre mille giorni al fronte diventa il tiratore più micidiale dell’esercito americano, un eroe e una leggenda per i suoi, un obiettivo privilegiato per i nemici. Tanta violenza, compiuta e subita, lascia il segno e il matrimonio di Chris con Taya viene messo a dura prova finché Chris troverà un altro modo di servire il suo paese e i suoi compagni d’arme, ma la sua generosità finirà per costargli la vita.
David ha 24 anni, è un giovane tranquillo senza troppe ambizioni, gestisce l‘affitto di alcuni appartamenti del palazzo in cui vive e ha un impiego saltuario come giardiniere del comune di Parigi. Aiuta sua sorella Sandrine, insegnante di inglese, andando a prendere a scuola la nipotina di 7 anni, Amanda. La vita scorre tranquilla quando in un attentato terroristico, Sandrine viene uccisa. David si trova di fronte a un problema più grande di lui: Amanda ha solo lui come parente più vicino…
Il film riesce raccontare la forza dell’unità familiare, l’importanza della fiducia nelle aspirazioni e nei sogni dei figli, la difficoltà di chi, sin da giovane, vive la disabilità ma non vuole rinunciare alle sue aspirazioni
Pubblico
Tutti
Giudizio Artistico
La messa in scena, spettacolare nelle riprese del movimento dei delfini, nonostante qualche dettaglio di sceneggiatura troppo denso di retorica, è al servizio di una buona storia capace di ricordarci cosa vuol dire un buon family film.
Tratto da una storia vera, accaduta nel 2005 nella comunità di Clearwater (Florida), L’incredibile storia di Winter il delfino sembra un vero e proprio film disneyano, capace di entusiasmare piccoli e meno piccoli con una storia piena di realtà e di speranza. C’è tutto in questo film, diretto dall’attore Charles Martin Smith: il valore e la forza di una comunità che insieme lotta per uno scopo, la sofferenza di chi è costretto, per natura o per incidenti, a rimanere sulla sedia a rotelle e l’amicizia tra un animale e Sawyer, generatrice di vita, sia per il bambino introverso per la fuga del padre e sia per Winter, che, curato ventiquattro ore su ventiquattro, reagisce. Senza scivolare troppo nel sentimentalismo (qualche giornalista ha scritto che la preghiera che la bambina, figlia del dottore Clay Haskett, rivolge alla mamma morta è troppo melensa) il film dimostra che la realtà è la chiave per la produzione cinematografica, non solo quella legata a realtà storiche, fenomeni sociali, specchio delle relazioni di oggi e di ieri, ma è soprattutto per portare a tutti un’esperienza vera dove uomini e donne, adulti e bambini, scoprono insieme il senso della vita e della lotta per un bene più grande. Senza farsi fermare dagli ostacoli o dai limiti personali e anche dalla assenze genitoriali. Non a caso questo film è prodotto dalla Alcon Entertainment, la casa di produzione di The Blind Side, il film tratto dal romanzo e dalla storia vera di Michael Oher (un ragazzo orfano di padre e con una madre incapace di accudirlo, che grazie all’adozione di una famiglia che crede in lui, diventerà un famoso giocatore di football). In più la produzione, affinché il film fosse il più realistico possibile, ha voluto che il delfino fosse il vero Winter. E quindi il regista e gli operatori hanno potuto riprendere, all’interno dello stesso Clearwater Marine Aquarium, il movimento particolare che il delfino aveva sviluppato per nuotare.
La storia quindi inizia con Sawyer (interpretato da Nathan Gamble, il tredicenne protagonista di Babel di Alejandro González Iñárritu) un ragazzino introverso, apparentemente senza passione per lo studio e per la scuola. Suo padre è via da anni, senza un addio o un perché. E così quando un giorno soccorre un delfino, al quale darà il nome di Winter, la vita inizia a colorarsi di nuovo. L’amicizia con Hazel (Cozi Zuehlisdorff), la figlia del dottore dell’ospedale, anche lei orfana di madre, diventerà per Sawyer l’opportunità per favorire, con la presenza e con il tempo, la guarigione di Winter. Nel film c’è posto anche per la ricerca scientifica: la creazione del “Winter’s Gel” (un materiale flessibile, morbido e duraturo costruito su misura per la coda prostetica da Cameron McCarthy, il medico interpretato da Morgan Freeman) diventerà nella realtà una scoperta utile per offrire una vita migliore alle persone disabili. La messa in scena, spettacolare nelle riprese del movimento dei delfini, nonostante qualche dettaglio di sceneggiatura troppo denso di retorica, è al servizio di una buona storia capace di raccontare allo spettatore la forza dell’unità familiare, l’importanza della fiducia nelle aspirazioni e nei sogni dei figli, la difficoltà di chi, sin da giovane, vive la disabilità per nascita o a causa della guerra fino anche alla decisione di rinunciare a progetti più redditizi per salvare un ospedale. L’incredibile storia di Winter il delfino ha la forza di recuperare, dopo tanti anni, il buon cinema per famiglie, da anni relegato a cartoon, a film tv o a serie televisive.
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