Watch Now

Autore

WHY DID I GET MARRIED

2007113 min18+  

Quatto coppie afroamericane di mezza età e professionisti middle-class, si conoscono fin dai tempi del college e hanno l’abitudine di riunirsi per una settimana una volta all’anno, senza i figli, per ritrovare lo spirito di coppia. Questa volta hanno scelto un isolato chalet fra le nevi del Colorado ma l’iniziativa si rivela subito difficile. Dianne è un avvocato in carriera che pensa solo al lavoro e trascura le richieste del marito Terry per avere un secondo figlio; Patricia è un’autrice di successo ma i rapporti con il marito Gavin si sono raffreddati da quando per un incidente d’auto, di cui lei è in parte responsabile, hanno perso il loro unico figlio. Molto litigiosa è la coppia Angela-Marcus, perché lui ha avuto due figli da una precedente relazione e Angela non sopporta la sua ex–moglie. Infine Mike continua a prendere in giro Sheila perché non è capace di dimagrire e con molta faccia tosta ha invitato allo chalet la loro amica single Trina, che in realtà è la sua amante. Occorrerà molto impegno perché le quattro coppie ritrovino la loro armonia.. .

Da un autore cristiano riformato, il racconto di quattro coppie che si concedono una settimana di vacanza senza figli per ritrovare il loro affiatamento ma l’obiettivo sarà molto più difficile del previsto


Valori Educativi



Tre coppie sul procinto di lasciarsi, riescono a ritrovare le ragioni per restare insieme e il coraggio per chiedere perdono

Pubblico

18+

Alcune situazioni di tensione familiare e franche discussioni su tematiche sessuali. Un caso di violenza coniugale

Giudizio Artistico



Il regista e sceneggiatore è bravo nel rappresentare con vivacità alcune situazioni di coppia, ma il mettere insieme nello stesso film quattro situazioni coniugali diverse tradisce una certa artificiosità nel voler portare avanti le proprie tesi

Cast & Crew

Our Review

Sheila cerca di raggiungere da sola, in macchina, lo chalet di montagna ma rischia di perdersi: “salirò su quella montagna per salvare il mio matrimonio. Dio, dammi una mano. Tu sei il Signore di tutte le cose. Gesù, dammi una mano”. In una diversa circostanza, Terry si rivolge al suo amico, contento perché è riuscito finalmente a trovare una decente situazione lavorativa e gli confida di aver pregato molto per lui. Sono questi alcuni dei pochi riferimenti alla fede cristiana: una scelta di stile di Tyler Perry, qui sceneggiatore, regista, produttore e attore, mentre i suoi precedenti lavori, come Amori e sparatorie, Riunione di famiglia con pallottole e la commedia teatrale che porta lo stesso nome di questo film, avevano, in modo più palese, l’obiettivo di porre la fede come fondamento dei rapporti coniugali.  Con questo film l’autore, di fede cristiana riformata,  ha voluto concentrarsi sulle motivazioni più umane del “perché mi sono sposato?”.
Le coppie sono quattro e i problemi sono tanti, spesso inconfessati. In una scena-madre, molto teatrale, quando si trovano tutti a tavola, un banale battibecco fa scatenare la voglia di rivelare, per ripicca, i segreti che uno dei due partner ancora non sa. Si tratta di una tempesta che investe tutte e quattro le coppie e la vacanza viene sospesa.

Tyler Perry è bravo nell’entrare con freschezza e vivacità nell’intimità delle coppie, compresi i loro problemi sessuali anche se gli uomini sembrano proporre il solito cliché del maschio conquistatore e fedifrago, mentre le figure femminili sono molto meglio tratteggiate.  Come Angela, sempre pronta a usare la lingua come strumento di battaglia ma sempre sincera e incapace di ipocrisie o Sheila, costretta a subire le umiliazioni che le infligge il marito a causa della sua taglia oversize ma desiderosa di riconquistare la fiducia in se stessa e rendersi finalmente autonoma. Come può essere facilmente intuibile, le quattro coppie, tranne una, sapranno trovare il modo di ritornare a vivere insieme, perché uno dei due avrà trovato il coraggio di chiedere perdono. Il caso di Sheila e Mike è invece irrimediabilmente minato dalla mancanza di stima di Mike nei confronti della moglie.

L’autore mantiene l’impegno di trovare motivazioni “solo umane” per rispondere alla domanda presente nel titolo, ma è forse questo l’aspetto che manifesta maggiore perplessità.

Durante lo sviluppo della storia vengono presentate due regole. La prima è quella dell’80/20: si può trovare in una ragazza quel 20% di aspetti gradevoli che mancano alla propria moglie/marito, ma bisogna ricordarsi che c’è sempre l’80% che ti porta a restare uniti. La seconda regola è quella della lista: scrivere su un foglio tutti i motivi per i quali restare insieme e sul retro i motivi che porterebbero alla decisione di  lasciarsi. Se la prima lista supera la seconda, bisogna fare di tutto per restare insieme.

Si tratta di regole cinematograficamente efficaci, ma danno al matrimonio un aspetto terribilmente contrattuale, frutto di un inesorabile calcolo di convenienza. C’è ben poco di quanto raccontato in Fireproof, che resta il modello ancora non superato di soluzione cristiana a una crisi matrimoniale. In esso si parlava di amore oblativo, di donazione reciproca, di vivere per l’altro abbandonando i propri egoismi.

Il film viene periodicamente riproposto sul canale Sky Family in italiano ed è disponibile in DVD in inglese/francese/tedesco

Autore

Autore: Franco Olearo

Details of Movie

Titolo Originale Why Did I Get Married
Paese USA
Etichetta
Be the first to review “WHY DID I GET MARRIED”

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

There are no reviews yet.

whymarriedposter