NOELLE
Jonathan Keene è un sacerdote cattolico che si reca, poco prima di Natale, in una piccola parrocchia in un paese di pescatori a Cape Cod.Il suo mestiere è proprio quello di valutare se una parrocchia deve essere inglobata in una più grande. In effetti il giovane parroco Simeon Joyce, molto benvoluto dai parrocchiani, alza un po’ troppo il gomito…
Il padre cattolico Jonathan si reca in una sperduta parrocchia di Cape Cod per avviare la sua chiusura. Simeon, il parroco non sembra avere una particolare vocazione ma anche Johathan ha i suoi conflitti interiori…Un film realizzato con poco rispetto verso la fede cattolica
Valori Educativi
La storia di due sacerdoti in crisi di vocazione (che forse non hanno mai avuto) raccontata in modo irrispettoso nei confronti della fede cattolica
Pubblico
14+La presentazione travisata di alcuni punti chiave della fede cattolica richiede almeno la maturità di un adolescente
Giudizio Artistico
Il film è discreto come regia, soprattutto nella raffigurazione di un Cape Cod invernale ma la sceneggiatura è indigeribie
Cast & Crew
Produzione
David Wall
Kerry Wall
Sean Patrick Brennan
Lenny Manzo
Regia
David Wall
Sceneggiatura
David Wall
Our Review
La quarta edizione dell’International Catholic Film Festival si è tenuta dal 24 al 26 giugno 2013 nell’Auditorium del Vaticano. Vincitore è risultato Noëlle, un film del 2007 prodotto, diretto ed interpretato da David Wall.
E’ veramente molto difficile comprendere come mai questo film abbia vinto il primo premio.
Non lo dico in riferimento alle qualità tecniche (comunque modeste) ma al fatto che i protagonisti sono due preti cattolici e la sceneggiatura è stata scritta da una persona che ridicolizza o semplicemente banalizza molti aspetti di tale credo.
In un film come October Baby, scritto e diretto da persone di fede battista, era stata presentata una magnifica figura di sacerdote cattolico, segno di un’ottima intesa e comprensione reciproca fra persone di fedi diverse. Non si può dire lo stesso di questo Noëlle.
Il sacerdote Jonathan Keene fa un mestiere che tanto per iniziare non esiste: si è specializzato nel chiudere parrocchie fallimentari. E’ un personaggio freddo e anaffettivo che dichiara apertamente di non amare le persone e di non essere interessato ai loro destini (ma come? La chiave del servizio pastorale non è quello di amare il proprio prossimo?). Si scoprirà presto il suo dramma giovanile: aver reso incinta una ragazza, non averla voluta sposare e averla perfino istigata ad abortire. Alla fine, pentito, per autopunirsi si era fatto sacerdote. Davvero singolare quindi ed ispirata questa sceneggiatura: la scelta del sacerdozio vista non come un privilegio frutto di una vocazione ma come una condanna visto che (il riferimento va naturalmente al sacerdote cattolico) bisogna praticare la castità. Quello che è peggio è il misconoscimento della verità che chi non ama il matrimonio non può neanche amare il sacerdozio.
Che il tema del celibato dei sacerdoti sia uno dei punti dolenti percepito dal regista-sceneggiatore lo si vede anche in altri episodi: padre Jonathan incontra una sera una signora a una fermata dell’autobus. Lei esordisce dicendo chiaramente che non le piacciono i preti come lui perché non amano le donne. Unica eccezione è la vergine Maria. Segue una discussione sulla verginità di Maria assolutamente irrispettosa che, proprio per questo, preferisco non presentare.
Il giovane parroco Simeon dovrebbe costituire la figura di contrasto nei confronti di padre Jonathan: tollerante e socievole nei confronti dei suoi parrocchiani, non nascode le sue debolezze e la sera alza spesso il gomito. Anche lui è un sacerdote per sbaglio: desidera sposare Marjorie, la bibliotecaria del paese, che è rimasta incinta per un errore giovanile. Quando Jonathan gli fa notare che ha preso i voti di castità, la risposta di Simeon è pronta: “i voti li ho fatti a Dio, non alla Chiesa”.
Altre amenità sono presenti nel racconto (i due sacerdoti che ballano con delle ragazze, Jonathan che perde la pazienza e prende a pugni un uomo); a poco serve a sollevare le sorti del film il fatto che abbia un finale pro-life.
In una scena concitata, quando Jonathan ha ormai raggiunto il culmine della sua crisi vocazionale, lascia che il calice dove aveva già versato il vino si rovesci sull’altare e abbandona direttamente a terra l’abito talare. Difficile concepire gesti simili se non da parte di chi non crede nell’Eucarestia.
Per chi vuole divertirsi, il film è disponibile in DVD in lingua italiana.
Autore: Franco Olearo
Details of Movie
Titolo Originale | Noelle |
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Paese | USA |
Etichetta | Non classificato |
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