TRUE SPIRIT

2023109 minTutti   Da una storia vera

La realizzazione di un sogno coltivato fin da bambina. La vera storia di Jessica Watson, adolescente australiana, conosciuta come la persona più giovane del mondo a circumnavigare in solitaria il globo. Disponibile su Netflix.

Jessica è una giovane ragazza australiana, amante del mare e profondamente legata alla sua famiglia (oltre ai due genitori, ha una sorella e un fratello adolescenti e una sorellina più piccola). La famiglia è molto affiatata e la sostiene – nonostante i comprensibili dubbi – nel cercare di realizzare il sogno coltivato sin da bambina: circumnavigare il globo terrestre, da sola e in barca a vela. L’idea nasce dalla sua passione per il mare e dal desiderio di abbassare il limite di età precedentemente stabilito da un diciassettenne tedesco. Mentre fervono i preparativi attraverso prove di vario genere, accompagnata dal suo istruttore, Ben, si prende sempre più consapevolezza dei pericoli e delle difficoltà. Inoltre, una campagna mediatica nazionale cerca di impedirle la realizzazione della sua impresa. Così, prima che si riesca ad approvare una legge che le vieterebbe l’impresa, riesce a partire per il suo viaggio. Lungo il tragitto ha la possibilità di ammirare tutta la bellezza del mare e delle sue creature, ma fa anche esperienza di solitudine profonda (quando il vento, per giorni, si ferma) e della forza impetuosa delle tempeste oceaniche che mettono a dura prova la sua resistenza e quella della sua barca a vela.


Valori Educativi



La determinazione nel raggiungere un obiettivo. Il grande affiatamento e la forte unione che si respira nella famiglia. La solida e profonda amicizia della protagonista con il suo istruttore. La capacità di combattere la dislessia. Il superare i propri limiti e saper confidare nell’aiuto degli altri (la scena in cui si racconta alla propria madre dichiarando le proprie paure). Discutibile l’eticità dell’aver permesso tale impresa.

Pubblico

Tutti

Potrebbero colpire le scene col mare mosso mai esagerate sebbene trasmettano il senso di paura

Giudizio Artistico



Film avvincente nella regia e nei dialoghi. Quasi due ore che tengono legati allo schermo; i flashback che raccontano l’origine del progetto e l’amicizia con il suo istruttore rendono più vivace la visione evitando di appiattire la narrazione

Cast & Crew

Teagan Croft

Jessica Watson

Alyla Browne

Jessica giovane

Cliff Curtis

Ben Bryant

Sceneggiatura

Sarah Spillane

Sceneggiatura

Rebecca Banner

Sceneggiatura

Cathy Randall

Sceneggiatura

Our Review

True spirit

Jessica Watson (classe 1993) è la persona più giovane della storia della marina ad aver circumnavigato il globo terrestre da sola e in barca a vela. Una storia straordinaria che – è d’obbligo dirlo – suscita in chiunque si renda minimamente conto di cosa si tratti la domanda: «Come si è potuto permettere questa follia?». Indubbiamente la domanda sui rischi ha accompagnato il sogno (prima ancora di poterlo definire un progetto) di quella che – come si vede nel film – dimostra di essere solo una bambina. Tenace, indubbiamente, capace di vincere una sfida che ha il sapore dei tempi passati. Lei stessa, in uno dei dialoghi riportati nel film, fa notare che non esistono più esploratori, ma solo coloro che cercano di raggiungere le stelle, mentre la sua avventura è la dimostrazione dell’innata natura umana spinta ad esplorare l’ignoto. Nonostante l’obbligo dei distinguo, viene alla mente l’avventura omerica di Ulisse che naviga oltre le Colonne d’Ercole.

È difficile dare un giudizio sulla scelta di permettere o meno una tale sfida ma, come in modo esemplare è stato capace di mostrare il regista, se da un lato ci sono tanti dubbi e punti interrogativi all’inizio dell’avventura, poi, tutti applaudono alla riuscita dell’impresa.

Molto toccante il diario di bordo del suo viaggio attraverso un blog moderato dalla sorella in cui manifesta tutta l’ambiguità dell’animo umano che, seppur spinto a compiere un’azione straordinaria, è imbevuto di paura, sperimenta la profonda solitudine e si lascia toccare dai dubbi della sua decisione senza però – per usare un’immagine marinaresca – mai permettere ai tanti e altalenanti pensieri, di spingerla alla deriva o, peggio ancora, farla affondare.

L’idea della protagonista nasce dall’emulazione: all’età di 11 anni legge il libro di Jesse Martin, un diciassettenne che ha compiuto la circumnavigazione del globo e che lei decide di imitare cercando di abbassare il limite d’età.

Il film, che tocca il tema della dislessia di cui è affetta la giovane ragazzina mostrando la difficoltà nell’affrontare questa prova, è anche testimonianza di come la malattia possa essere affrontata con determinazione e impegno.

Spunto principale per la sceneggiatura è il romanzo True Spirit della stessa Jessica Watson.

C’è da dire, purtroppo, che da un punto di vista ufficiale, il record della giovane australiana non è stato riconosciuto. Chi lo desidera, facendo un giro in rete, si rende conto delle tante e varie motivazioni che hanno fatto e fanno ancora discutere sull’autenticità del record.

A noi interessano le parole della protagonista che danno una chiave di lettura e di senso a tutta la sua storia: «Volevo mettere alla prova me stessa e realizzare qualcosa di cui essere orgogliosa. E sì, volevo ispirare la gente. Odiavo essere giudicata secondo il mio aspetto e secondo le aspettative degli altri su ciò che una ragazzina fosse in grado di fare. Ogni successo fuori di qui non è solo un mio successo, ma di tutti coloro che mi hanno dato tanto tempo e sforzi per aiutarmi ad arrivare fin qui».

Se da un lato il desiderio di essere fonte di ispirazione per altri può apparire nobile e apprezzabile, bisogna pur dire che tale desiderio, a nostro modesto parere, non deve però essere realizzato ad ogni costo, dato che ci sono beni ben più preziosi. E tra questi, la difesa della propria vita, ha un posto di altissimo livello! Un’avventura del genere, in alcuni momenti, svestendosi dei panni delle virtù della fortezza e del coraggio di una ragazzina che si mette alla prova, rischia di rivestirsi di temerarietà che non necessariamente è giustificabile da un punto di vista prudenziale. I dubbi sull’eticità dell’aver permesso questa straordinaria impresa sono sostenuti anche da esperti del settore che non sono stati parchi nel criticare tale progetto. Un’ultima curiosità, tra le tante che si potrebbero segnalare e che si possono trovare in rete riguarda il nome della barca Ella’s Pink Lady che fu imposto dallo sponsor principale del giro del mondo, la casa cosmetica francese Ella Baché.

Autore: Enzo Vitale

Details of Movie

Paese AUSTRALIA
Tipologia
Tematiche (generale)
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