Jiro è un giovane liceale che sogna di progettare aeroplani. Il suo idolo (che incontra spesso nei suoi sogni) è Gianni Caproni, capace di realizzare aerei che guardano al futuro del trasporto passeggeri. Durante un viaggio in treno incontra la giovane Nahoko e quando la terra viene scossa dal terremoto, Jiro riesce a trarla in salvo. I due giovani si perdono di vista; passano gli anni e Jiro, ormai laureato, va a lavorare alla sezione aeronautica della Mitsubishi. Dopo un viaggio in Germania, diventa responsabile della progettazione di un nuovo caccia per l’aviazione militare giapponese. Durante un periodo di vacanza ritrova finalmente Nahoko: entrambi non hanno mai dimenticato il loro primo incontro ma Nahko gli confida un triste segreto…
Un giovane ingegnere aeronautico mette tutto il suo impegno nel progettare nuovi aerei che consentano al Giappone di superare il suo ritardo tecnologico. Una romantica storia d’amore nell’ambientazione realistica del Giappone poco prima della Seconda Guerra Mondiale
Mr Incredible (Bob), Elastigirl (Helen) e i loro figli sono sempre pronti a darsi da fare contro nuovi cattivi ma gli effetti indotti dalle loro azioni hanno finito per metterli legalmente al bando. Non è dello stesso parere il magnate della televisione Deavor che si offre di sostenere le loro prossime imprese purchè sia Elastigirl la frontwoman e lui abbia i diritti di ripresa esclusivi sulle loro imprese. Mr Incredible generosamente accetta e resta a casa a prendersi cura dell’adolescente Violet, del piccolo Dash e dell’infante Jack-Jack…
: Gru e Lucy ora sono i Grucy, una coppia affiatata nel lavoro e nell’amore, e devono combattere contro un nuovo cattivo, un ex bambino prodigio, Balthazar Bratt, diventato “un criminale temibilissimo”, rimasto aggrappato in maniera inquietante agli Anni ’80. Dopo un primo fallimento Gru scopre però di avere anche un fratello gemello che gli aprirà nuove prospettive
Il giovane vichingo Hic vive nella solitaria e ostile isoletta di Berk. Per il suo popolo combattere i draghi che infestano la zona è una tradizione e il ragazzino soffre per la sua totale incapacità in questo campo nonché per il pessimo giudizio che ha su di lui il padre, capo del villaggio, Stoik l’Immenso. Un giorno quasi per caso, grazie a un marchingegno di sua invenzione, Hic ferisce un drago rarissimo e sconosciuto, ma quando giunge il momento di ucciderlo non ci riesce e anzi ne diventa a poco a poco amico. Nel frattempo, però, è costretto ad addestrarsi con i suoi coetanei per diventare un uccisore di draghi. La sua doppia vita non tarderà a venire fuori e forse sarà l’occasione per tutti i vichinghi per imparare qualcosa sui loro nemici
Chicken little è un polletto adolescente, orfano di madre, ancora impacciato perché troppo piccolo mentre i suoi compagni di scuola sono già sviluppati e sanno giocare tanto bene a baseball. Come se non bastasse ha la vocazione a cacciarsi sempre nei guai: una volta dà l'allarme a tutta la città credendo che un pezzo di cielo sia caduto sulla terra. Il padre, a disagio nella sua responsabilità di unico educatore del figlio, non sa far altro che scusarsi con gli altri e pregare Chicken Little di starsene tranquillo al suo posto, di non farsi venire troppe idee. Il polletto soffre ma al contempo sogna e spera che qualcosa cambierà...
Gru è un anti eroe, un mega cattivo che sogna di fare il colpo del secolo per entrare nella storia dei criminali: rubare niente meno che la Luna! Purtroppo, però, un altro giovane malvagio, Vector, lo ostacola nella realizzazione del suo magnifico piano, scalzandolo nella classifica e quindi nella scalata al potere. Gru decide quindi di riprendersi ciò che gli spetta in ogni modo possibile. L’occasione si presenta presto nelle persone di Margot, Edith e Agnes, tre orfanelle che fanno la vendita a domicilio di biscotti, le uniche che sembrano avere accesso alla fortezza iper-tecnologica di Vector. Ecco quindi trovata la soluzione: adottare le tre bambine per potersi introdurre indisturbato nel covo del nemico. Peccato che quello del padre non sia un mestiere che uno possa improvvisare…
Il piccolo Miguel ama suonare e cantare. Peccato che i suoi siano calzolai e non sopportino la musica: tutta colpa del trisnonno, che abbandonò la famiglia per fare carriera come chitarrista. Ma è proprio vero che una scelta esclude l’altra? Scoprirlo sarà compito di Miguel, quando per realizzare il suo sogno dovrà guadagnarsi la benedizione dei suoi avi in un rocambolesco viaggio nell’Aldilà…
La 14enne Arrietty fa parte della minuscola famiglia di 'Rubacchiotti' che vive sotto le tavole del pavimento di una vecchia casa di campagna, dove 'prende in prestito' tutto ciò di cui ha bisogno. Nella stessa casa vive Sho, un ragazzo affetto da una grave malattia al cuore, costretto al riposo in attesa del giorno dell'operazione. I due, così diversi, finiranno per aiutarsi a vicenda..
Hayao Miyazaki è uno dei più grandi artisti del cinema in circolazione. È stato consacrato con l’assegnazione, al suo precedente lungometraggio (La città incantata), del Premio Oscar 2003 (come migliore film d’animazione) e dell’Orso d’Oro al Festival di Berlino (il primo Orso d’Oro per un film d’animazione).
Lui stesso ha ricevuto il Leone alla Carriera al Festival di Venezia conclusosi da pochi giorni.
Magari senza saperlo, la sua grafica vi è già familiare attraverso classici cartoon televisivi come Heidi e Conan, il ragazzo del futuro.
Il giovane Jiro, con la testa sempre nei suoi calcoli da ingegnere, è un ragazzo pacifico, pronto ad appianare ogni contrasto, conscio delle responsabilità che gli sono state affidate
Pubblico
10+
Giudizio Artistico
Ancora una volta lo studio Gibli ci regala la bellezza dei suoi disegni e Miyazaki dimostra tutta le sue doti di narratore, anche ora che affronta un tema drammatico
Occorre dire subito che con Si alza il vento ci si trova davanti a un Miyazaki insolito. Non si parla di adolescenza, non si tratta di un film per ragazzi ma di una struggente storia d’amore fra young-adult, per la quale è opportuno dotarsi di un’abbondante riserva di fazzoletti. E’ presente più che mai, anzi, è protagonista, la passione che l’autore ha sempre mostrato per gli aerei ma in questo caso non si tratta di un volare frutto della fantasia ma piuttosto la storia, con molti dettagli tecnici, di come fu progettato il caccia giapponese Zero, un aeroplano a quel tempo d’avanguardia anche se solo per i primi anni del conflitto. Sono presenti anche in questo film, momenti di estatica contemplazione della natura ma Miyazaki ci immerge anche con realismo nella storia del Giappone poco prima del secondo conflitto mondiale: il terremoto del ’23, la crisi economica dl ’29, la miseria della popolazione con la triste realtà di intere famiglie costrette a vivere sotto i ponti. Non mancano riferimenti alla situazione industriale del Giappone di quel tempo, desideroso di raggiungere la supremazia tecnologia dell’Europa. Resta confermata la stupefacente grafica dello studio Gibli: anche ora che l’impegno è quello di narrare un dramma e non una favola, l’immedesimazione a cui perviene lo spettatore è totale e non si ha affatto la sensazione di trovarsi di fronte a un film d’animazione.
Miyazaki ha avuto pieno diritto di cambiare genere in quest’opera che, a suo dire, dovrebbe essere l’ultima, ma se il contenuto della storia è sostanzialmente diverso dai suoi lavori precedenti, l’animo di Miyazaki resta quello che conosciamo. Se il racconto, che abbraccia, nell’arco di due ore, venti anni della vita di Jiro e della storia del Giappone, si fa ammirare per la sua armonia complessiva, ciò è dovuto allo spirito infuso nella storia. Uno spirito che crede nei sogni non come evasione dalla realtà, non come comodo rifugio per quei Peter Pan che non vogliono crescere ma al contrario, come un giusto approccio per vivere con entusiasmo una vita che val la pena di venir vissuta in ogni singolo istante. Se i terremoti, le crisi economiche, le malattie possono essere superate, ciò è dovuto alla capacità dei protagonisti di guardare sempre oltre l’ostacolo. L’aridità o il pessimismo sono banditi nei lavori del maestro: ciò che conta è appassionarsi alla vita e amare tutto ciò che essa offre: l’amore per una donna così come la passione per gli aerei.
Alcune note polemiche che sono state scritte in merito a una presunta nostalgia di Miyazaki per l’alleanza tedesco-giapponese sono vuote di signficato. L’ammirazione per il popolo tedesco è evidente: nella letteratura (con riferimenti espliciti alla Montagna incantata di Thomas Mann), nella musica (Schubert), nella tecnologia (il protagonista, nella sua visita a Dessau può ammirare lo Junker G-38, il primo bombardiere interamente in metallo) ma in modo altrettanto chiaro il film condanna la follia nazista. Ampie sequenze di aerei ridotti a un ammasso di macerie alludono alla follia distruttiva della guerra. Allo stesso modo l’ammirazione per Giovanni Caproni, audace pioniere dell’aviazione civile italiana (il film fa rivivere il primo e ultimo volo del mitico C60, il primo aereo destinato a trasportare passeggeri oltre Atlantico) non porta automaticamente a sottintendere un’ammirazione per il fascismo.
Resta un’ultima domanda da farsi: perché nei drammi d’amore chi si ammala è sempre la donna?
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